ABRUZZO

Voglia di mare, prima domenica con sdraio e ombrelloni. Tra regole e divieti

Da Martinsicuro a San Salvo ripartono 670 stabilimenti. E dal primo giugno anche i bagnini. Mascherine obbligatorie al bar o se si fa la passeggiata, attrezzature a distanza e sport di gruppo (come il beach volley) vietati

 

PESCARA. E' ufficialmente la prima domenica della nuova stagione balneare in Abruzzo. E la voglia d'estate e di lasciarsi alle spalle i lockdown prevale sulle condizioni meteo che non prevedono il sole. C'è voglia di trascorrere una giornata all'aperto, e sulla riviera è atteso il primo grande afflusso di auto.

Anche in Abruzzo sono ripartite le attività balneari. Da ieri i circa 670 stabilimenti balneari sparsi sui 140 km di costa della regione, da Martinsicuro a San Salvo, hanno riaperto al pubblico sdraio, e lettini e ombrelloni si pagano (i servizi di bar e ristorazione all’aperto erano già ripartiti lo scorso 26 aprile). Anche se per la ripresa della balneazione vera e propria, che presuppone la presenza dei servizi di vigilanza, salvamento e controllo, si dovrebbe aspettare, per decisione degli stessi balneatori, il primo giugno. In questa data entra ufficialmente in vigore l'ordinanza regionale che stabilisce i criteri, le regole per l'utilizzo delle spiagge e il servizio di assistenza alla balneazione fino al 5 settembre.

Infatti  il decreto ministeriale “Riaperture” entrato in vigore il 26 aprile ha fissato al 15 maggio la data in cui potevano ripartire gli stabilimenti balneari e le piscine all’aperto nelle zone gialle. Ma, come spiega Riccardo Padovano, presidente regionale del Sib (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio, «quasi tutti gli stabilimenti balneari abruzzesi hanno optato per la ripresa della balneazione dal 1 giugno».

ATTENZIONE ALLE REGOLE. Con gli stabilimenti aperti  resta comunque l’obbligo di indossare la mascherina se si va al bar o si fa una passeggiata, mentre la si può togliere mentre si fa il bagno e sotto l’ombrellone.
Alcune strutture possono sottoporre i clienti alla misurazione della temperatura, ma la regola è facoltativa.
Vietate le feste e, ovviamente gli assembramenti.
Nello stabilimento devono essere disponibili, in vari punti, prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e il personale.
Gli operatori devono organizzare accessi e uscite in modo da non creare assembramenti e devono assicurare almeno 1 metro di distanza tra i clienti.
Per ogni ombrellone deve essere garantita una superficie di almeno 10 mq e tra lettini, sedie e sdraio che non appartengono allo stesso ombrellone la distanza deve essere di 1,5 metri.
La pulizia delle aree comuni come spogliatoi, cabine, docce e servizi igienici deve essere frequente e le attrezzature, come sedie, sdraio e lettini vanno disinfettati a ogni cambio di nucleo familiare.
Gli sport individuali come racchettoni, nuoto, surf, possono essere regolarmente praticati, ma restano vietati quelli di gruppo come il beach volley.

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