Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

CORONAVIRUS

Conte: il blocco totale andrà avanti

Dalle attività alla scuola: il premier annuncia che i provvedimenti del governo non potranno che essere prorogati: "Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima". La Marelli decide di chiudere fino al 27 tutti gli stabilimenti (anche Sulmona)

ROMA. Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo - dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola - non potranno che essere prorogati. L'annuncio è del premier Giuseppe Conte, che fa il punto dell'emergenza.

Conte invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane.

FABBRICHE. Magneti Marelli ha deciso di prolungare la sospensione delle attività produttive in Italia _ e quindi anche nello stabilimento abruzzese di Sulmona _ di un'altra settimana, fino al 27 marzo a causa dell'epidemia di coronavirus. Inizialmente lo stop era programmato fino al 19 marzo. Lo comunica l'azienda con una nota, dicendosi pronta a «implementare ulteriori azioni». Il blocco è stato deciso, si legge, «nell'ottica della protezione della salute e della sicurezza dei nostri dipendenti. Sulla base di specifiche necessità, in questo periodo potranno essere previsti a livello locale livelli minimi di attività a supporto dei clienti. Continueremo - conclude la nota - a monitorare costantemente la situazione e a implementare ulteriori azioni, seguendo l'evoluzione dello scenario relativo a Covid-19».

In Abruzzo i lavoratori dello stabilimento Marelli di Sulmona avevano deciso comunque di restare in sciopero. Lo aveva reso noto un comunicato della Uil Metalmeccanici, a conclusione dell'incontro tenuto con la direzione del personale dello stabilimento. Nell'incontro l'azienda aveva sottoscritto gli impegni per mettere in sicurezza lo stabilimento peligno. L'astensione dal lavoro, iniziata lunedi scorso è confermata «fino all'ufficializzazione della garanzia data dalla direzione circa la finalizzazione della cassa integrazione ordinaria anche per lo stabilimento di Sulmona, per garantire la copertura di quei lavoratori impossibilitati a recarsi sul posto di lavoro dall'emergenza in essere».