Il presidente Mattarella con il sindaco di Taranta Peligna, Marcello Di Martino, e il governatore Luciano D'Alfonso (Foto Fabio Sciarra)

il 25 aprile

Mattarella: "Il movimento della Resistenza ha radici in Abruzzo" / VIDEO

L'intervento del presidente al teatro comunale di Casoli per celebrerare il 73° anniversario della Liberazione

CASOLI. "Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella a Casoli (Chieti), durante il suo intervento al teatro comunale per celebrare il 73° anniversario della Liberazione.

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"Non fu, dunque, per caso, che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per sé stessi la denominazione di patrioti. La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell'Unità di Italia. La nascita del movimento della Resistenza, che mosse i primi passi in Abruzzo, segna il vero spartiacque della storia nazionale del secolo scorso. Chiude la fase della dittatura e porta l'Italia verso la libertà. La restaurazione della vita democratica, dopo il cupo ventennio fascista, ha le sue radici nella Resistenza, iniziata qui, in Abruzzo".

Banda e bandierine tricolori per l'arrivo di Mattarella nel video di Stefania Sorge

Per il capo della Stato, "la Resistenza fu un movimento corale, ampio e variegato. A lungo è stata rappresentata quasi esclusivamente come sinonimo di guerra partigiana, nelle regioni del Nord d'Italia o nelle grandi città", ha proseguito "le tante insurrezioni, da Napoli a Matera, da Nola a Capua, alle tante avvenute in Abruzzo, attestano la percezione da parte degli italiani della posta in gioco: da una parte i massacratori, gli aguzzini, i persecutori di ebrei; dall'altra, la civiltà, la libertà. Il rispetto dei diritti inviolabili di ogni persona».