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14 luglio

14 Luglio 2025

Oggi, ma nel 1881, a Fort Sumner, nel Nuovo Messico, lo sceriffo della contea di Lincoln Patrick “Pat” Garrett, di 31 anni, originario di Cusseta nell’Alabama, icona della nuova frontiera statunitense, uccideva con due colpi di pistola Colt sparati sopra il cuore, dopo averlo a lungo inseguito, il bandito newyorkese Henry McCarty, meglio conosciuto come “Billy the Kid”, di 21, che originariamente era suo amico, sulla cui testa pendeva la taglia di 500 dollari posta dal governatore del Nuovo Messico Lewis "Lew" Wallace. Il delitto avveniva nella camera da letto di Pete Maxwell, altro amico del ricercato speciale, proprio grazie alla collaborazione della cittadinanza con le autorità. Le gesta del fuorilegge (nella foto, particolare, il secondo da sinistra), alle cui pallottole del suo micidiale fucile Winchester modello 1873 erano stati attribuiti 21 omicidi, a far data dal 1877, erano già entrate nell’immaginario collettivo. Specialmente dopo essere state raccontate sulle colonne del “Las Vegas Gazette” e del “New York Sun”. Diverrà un vero e proprio punto di riferimento delle avventure di pistoleri del Far west a stelle e strisce. Soprattutto sul grande schermo, come nella pellicola western girata dal regista Samuel “Sam” Peckinpah, nel 1973, “Pat Garrett e Billy Kid”, per la Metro Goldwyn Mayer, con musiche di Robert Zimmerman, alias “Bob Dylan”. Colonna sonora che includerà il pezzo "Knockin' on Heaven's door", destinato a rimanere una pietra miliare della carriera del “Menestrello di Duluth”. Da ricordare, nel 1974, ci sarà anche il fumetto tricolore “Billy the Kid il destino di uccidere”, con disegni del cesenate Sante “Rino” Albertarelli, nell’uscita numero 3 del mese di novembre, nella collana “I protagonisti” dell’editoriale Daim, poi Sergio Bonelli. La versione dell’accaduto di quel 14 luglio 1881, scritta dallo stesso Garrett l'anno successivo, 1882, insieme al ghost-writer Marshall Ashmun “Ash” Upson, col titolo nella lingua di Dante Alighieri “L’autentica vita di Billy the Kid”, arriverà nel Belpaese solo il 29 gennaio 2024. Quando verrà pubblicata da Lorenzo de’ Medici Press, di Firenze, in 176 pagine, con traduzione del fiorentino Aldo Setaioli, professore emerito di Lingua e letteratura latina dell’università di Perugia.