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27 MARZO

Oggi, ma nel 1970, in tutta Italia, “La prima cosa bella”, di Nicola di Bari, di 29 anni, raggiungeva la vetta della classifica musicale nazionale dei singoli. Il brano, frutto del lavoro di Giulio Rapetti “Mogol”, Michele Nicola Scommegna, ossia “Nicola di Bari”, e Gian Franco Reverberi, era stato presentato nella XX edizione del Festival di Sanremo, in abbinamento con il gruppo i “Ricchi e poveri”, e il 28 febbraio di quel 1970 si era classificato al secondo posto, dietro il duo Adriano Celentano-Claudia Mori con “Chi non lavora non fa l’amore”.

Il tormentone era inizialmente destinato a Gianni Morandi, ma il cantante di Monghidoro aveva rifiutato, cosi l’etichetta discografica Rca italiana aveva optato per il quartetto composto da Angelo Sotgiu, Franco Gatti, Angela Brambati e Marina Occhiena. Nicola di Bari (nella foto, particolare, durante le prove sanremesi con l’orchestra, nello scatto dell’agenzia Farabola), che aveva esordito nella kermesse canora della Città dei fiori nel 1965, aveva composto la traccia per la nascita della primogenita Ketty, avuta da Agnese Girardello, sposata il 21 dicembre 1967. Il 45 giri conteneva sul b-side “…e lavorare”.

Nell’incisione, Lucio Battisti suonava la chitarra. “La prima cosa bella” chiuderà, il 31 dicembre successivo, la hit parade tricolore al sesto posto, alle spalle di: “Insieme”, di Annamaria Mazzini, ovvero “Mina”; “La lontananza”, di Domenico Modugno; “In the summertime”, di Mungo Jerry; “Anna”, di Lucio Battisti; “Venus”, di The Shocking Blue. Quello che rimarrà uno dei più grandi successi del cantautore originario di Zapponeta, in provincia di Foggia, sarà anche il titolo del film, del 2010, del regista Paolo Virzì, con Stefania Sandrelli, Micaela Ramazzotti, Claudia Pandolfi, Valerio Mastrandrea e Paolo Ruffini. In quell’occasione l’evergreen di Nicola di Bari sarà intonato da Malika Ayane.