TURNO DI NOTTE

Quelle tre pietre d'inciampo del bene

Alfredo è un aquilano di 52 anni che ha coordinato la distribuzione gratuita di libri per 1.500 studenti in stato di difficoltà nelle aree terremotate del Centro Italia. Romolo è un pensionato di 84 anni di Montemignaio in provincia di Firenze che, ogni giorno, percorre 60 chilometri per accompagnare un bimbo cieco a scuola. Angel è un giovane argentino di 20 anni che vive in Lombardia che ha salvato un bambino che stava precipitando dal balcone di casa. Alfredo, Romolo e Angel sono tre delle 32 persone che il presidente Sergio Mattarella ha insignito dell’Onore al merito della Repubblica per atti di eroismo o per l’impegno nella solidarietà.

Le loro storie sono quelle di persone normali che compiono cose straordinarie. Sono come pietre d’inciampo e, alla stessa maniera di quei piccoli blocchi quadrati di pietra ricoperti di ottone, posti davanti alle porte delle case nelle quali vivevano i deportati dell’Olocausto nazista, funzionano da memento per la nostra fuggevole attenzione. Il bene germoglia anche dal seme dell’attenzione, da questa attitudine dell’anima che, per Simone Weil, consiste nel «sospendere il proprio pensiero, nel lasciarlo disponibile, vuoto e permeabile all’oggetto». «Ogni volta che si presta veramente attenzione», secondo la filosofa francese, «si distrugge un po’ di male in se stessi». E nel mondo.

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