Alla Honda 95 assunzioni e lancio del nuovo scooter

Atessa, visita allo stabilimento del responsabile business due ruote dell’azienda «Qui le peculiarità della cultura italo-giapponese: dignità, laboriosità e passione»

ATESSA. Il lancio di un nuovo modello di scooter a marzo, il rientro di 95 lavoratori stagionali dal 3 febbraio per qualche mese e la ricerca di componentistica sul territorio e di nuove lavorazioni anche con altre case motoristiche. La Honda, a un anno dall'accordo siglato al ministero dello Sviluppo economico, prova a fare i conti con le prospettive e tenta il rilancio. Una ripresa un po’ tiepida, visto che a oggi non si è arrivati alle 70mila moto che da piano New Honda Italy bisognava produrre per lìanno 2013 (ne mancano 5mila), ma pur sempre la conferma che il colosso giapponese delle due ruote crede ancora alle maestranza dello stabilimento di Atessa, l’unica fabbrica europea della casa nipponica.

Ieri, nella sede di Confindustria di Mozzagrogna, c’è stato l’incontro tra azienda e sindacati dopo mesi di silenzio su come stavano andando le cose in Honda e per il suo indotto. Giovedì scorso, invece, il direttore europeo del Business Due Ruote della Honda, Minoru Kato, ha incontrato il management di Honda Italia. «I risultati delle attività in corso hanno evidenziato il completo rispetto dell’accordo ministeriale e confermato che la trasparenza adottata nella gestione della delicata riorganizzazione aziendale inizia a produrre gli effetti attesi», si legge in una nota aziendale, «sebbene le vendite in Europa continuino a risentire una forte contrazione, la New Honda Italy tiene fede agli impegni mettendo a frutto le peculiarità di una cultura italo-giapponese fondata su dignità, laboriosità, rispetto, passione, iniziativa e spirito di gruppo».

Per lo stabilimento di Atessa della Honda, uno dei primi a insediarsi in Val di Sangro quasi mezzo secolo fa, è previsto l’arrivo di un nuovo modello dello scooter Pcx 125 e 150. Dal 3 febbraio arrivano anche 95 lavoratori stagionali, già lavoratori diretti Honda e che, dopo il licenziamento nel 2012, hanno accettato di lavorare dietro incentivo soltanto alcuni mesi l’anno. Al sito produttivo di Atessa è stata confermata l’assegnazione di due nuovi modelli di scooter da produrre nel triennio (2014-2016) esclusivi per l’Europa e lo “scheletro” di una maxi moto da personalizzare, operazione quest’ultima, ancora da definire. La casa madre sta inoltre dialogando con altre case motoristiche come Piaggio, Ktm, Bmw e Ducati, per affidare alle aziende dell’indotto sangrino la produzione di alcune componenti. La Ktm avrebbe già dato una risposta positiva.

Uno sforzo, così come previsto anche nel piano New Honda, lo si farà invece per l’indotto per il nuovo Pcx in programma. Invece che arrivare dal Sud-est asiatico, il 23% delle componenti del nuovo scooter sarà prodotto dall’indotto locale. Da definire quali saranno le aziende della sub fornitura interessate.

«L’incontro è stato positivo per i 359 lavoratori diretti dello stabilimento Honda», commenta il segretario provinciale della Uilm, Nicola Manzi, «perché si assicura loro un’occupazione stabile. Resta alta tuttavia l’attenzione per l’indotto, il cui dramma è ancora lontano dall’essere risolto. Siamo ancora molto preoccupati per il territorio, ma siamo riusciti ad ottenere due date dalla Honda, il 24 febbraio e il 3 marzo, per parlare esclusivamente dell’indotto e del territorio». «Apprezzo lo sforzo della direzione nel trovare nuovi lavori per conto terzi e nel dare ancora fiducia ad Atessa», dice Domenico Bologna, segretario regionale Fim-Cisl, «ma conservare i volumi solo con gli scooter sarà difficile. Quello che serve ad Atessa sono le maxi moto».

Daria De Laurentiis

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