La volante della polizia sotto la palazzina in via Simone da Chieti

CHIETI / CACCIA AI LADRI

Anziana derubata da due finti poliziotti 

Falsi agenti entrano in casa con la scusa di un’indagine sui furti, si fanno aprire la cassaforte e spariscono con soldi e oro

CHIETI. «Signora, è la polizia: ci faccia salire, stiamo indagando sul furto che ha subito qualche giorno fa». Così due finti agenti convincono un’anziana di 80 anni a farli entrare in casa e ad aprire la cassaforte. Succede in via Simone da Chieti, una traversa di via Pianell, in pieno centro storico. I ladri fuggono con soldi e gioielli: ora a dargli la caccia sono gli uomini della volante e della squadra mobile, coordinati dai vice questori Antonello Fratamico e Miriam D’Anastasio. L’anziana, che già a fine ottobre aveva denunciato di essere stata derubata, è sotto choc: non ricorda troppi dettagli e, almeno nell’immediatezza dei fatti, non è in grado di fornire una descrizione precisa dei falsi poliziotti.

La polizia scientifica a caccia delle tracce dei ladri
Le indagini partono da due certezze: i malviventi sono andati a colpo sicuro e l’episodio è legato al precedente furto, di entità ingente, messo a segno all’interno dell’appartamento un paio di settimane fa. Gli investigatori stanno anche valutando se i due banditi siano gli stessi che, lunedì sera, hanno rapinato un uomo di 58 anni in viale Gran Sasso, portandogli via i 70 euro che aveva in casa e una carta Postepay.
Ma torniamo alle 11.30 di ieri. La ricostruzione dei fatti è basata solo sul racconto della vittima, perché non ci sono altri testimoni, né telecamere nelle vicinanze. I ladri entrano in azione nella palazzina del quartiere Civitella e suonano al campanello. Quando gli sconosciuti si presentano come poliziotti e parlano del precedente furto, la padrona di casa cade nel tranello. I malviventi non sono in divisa, ma si presentano con non meglio precisati tesserini attaccati ai giubbini. La donna, che vive sola, non ci pensa due volte a farli accomodare nell’abitazione al secondo piano, magari con la speranza che gli agenti debbano darle qualche notizia positiva. I vicini non si accorgono di nulla, né qualcuno incrocia sulle scale i due sconosciuti, che, con un giro di parole, convincono la pensionata a prendere le chiavi della cassaforte e a spalancarla. I malviventi, per evitare di lasciare impronte, non toccano nulla. E si fanno consegnare quanto contenuto nella cassaforte, all’incirca mille euro in contanti, sempre con la scusa di dover fare alcuni accertamenti in relazione al furto di ottobre. L’anziana aveva ritirato quei soldi pochi giorni fa per pagare le tasse. Fatto sta che, prima di andare via, con un gesto fulmineo, uno dei due uomini le sfila gli anelli. Lei resta come pietrificata e non accenna neppure una reazione.

L'intervento dell'ambulanza per assistere l'anziana

Quando lancia l’allarme, sul posto si precipitano la polizia e un’ambulanza del 118. Ma i finti agenti sono già lontani. Spavento a parte, fortunatamente la vittima sta bene e non è necessario il trasporto in ospedale. Arriva anche la Scientifica per un sopralluogo nell’appartamento. Ma i banditi hanno fatto attenzione a non lasciare tracce.

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