taglio dei costi

Archivio di Stato Trasferimento negli uffici dell’Ente fiera

LANCIANO. L’Archivio di Stato lascerà la sede di viale Cappuccini per motivi di sicurezza e di affitto. La spending review del governo, infatti, impone agli enti statali di evitare o ridurre le...

LANCIANO. L’Archivio di Stato lascerà la sede di viale Cappuccini per motivi di sicurezza e di affitto. La spending review del governo, infatti, impone agli enti statali di evitare o ridurre le locazioni passive, cioè gli affitti ai privati.

«La soluzione deve essere trovata urgentemente», fanno sapere dall’amministrazione archivistica, «in quanto la sezione lancianese non può più restare in viale Cappuccini». Non c'è nessuna volontà di lasciare Lanciano, ma molto accattivante è l’offerta della Carichieti che propone all’Archivio di Stato la propria ex sede di Ortona, ristrutturata rispettando la normativa vigente, e senza oneri di locazione. I vertici della direzione archivistica generale e di quella regionale, comunque, hanno già avuto contatti con l’amministrazione comunale frentana e con la Sangritana per trovare alternative a viale Cappuccini ed evitare il trasloco a Ortona. In particolare l’Ente fiera si è detto disponibile a offrire il primo piano della palazzina uffici all’Iconicella.

«I tempi tecnici ci sono», ha detto il sindaco Mario Pupillo, mentre il presidente dell’Ente fiera, Franco Ferrante, ha rivelato che si sono già avuti sopralluoghi di esperti ministeriali. Il problema, però, rimane l’affitto, che riguarderebbe anche una eventuale localizzazione nei capannoni della Sangritana in via Del Mancino.

L’eventuale trasferimento dell’Archivio di Stato ha allarmato diversi studiosi del Sangro-Aventino, che in viale Cappuccini hanno trovato finora il “pane” per le loro ricerche, fatto di straordinari depositi riguardanti l’intero comprensorio. L’ultimo “versamento” di documenti all’Archivio lancianese comprende rogiti notarili di fine Ottocento e inizio Novecento (1903), e si attende un altro contributo di carte del primo decennio del secolo scorso, vigilia della Grande Guerra.

Gino Melchiorre

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