Lanciano

Armato di tirapugni chiede indietro a un meccanico 310 euro: arrestato

29 Giugno 2025

Polizia in azione per vicende legate a estorsioni e lesioni: in tre finiscono in manette 

LANCIANO. Due fratelli, uno dei quali minorenne, e un operaio cinquantenne sono stati arrestati dalla polizia di Lanciano. Tre arresti in due giorni eseguiti dalla squadra volante del commissariato per tre distinti episodi. Mercoledì scorso a finire nei guai è stato l’operaio, originario di Napoli e residente a Lanciano, arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. L'uomo pretendeva da un meccanico di riavere 310 euro per lavori all'auto, a suo dire, fatti male. Attraverso numerosi messaggi vocali, avrebbe minacciato di morte il meccanico e i suoi familiari e di danneggiargli l'attività, per poi presentarsi con un'arma artigianale, una sorta di fiocina tirapugni nascosta in un marsupio, nell'officina di via Per Fossacesia.

Qui però ha trovato i poliziotti in borghese, allertati dal titolare, che lo hanno bloccato e portato in carcere. Venerdì mattina l’uomo, incensurato, è comparso davanti al gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa: si è scusato, definendo «un raptus» il suo comportamento. Dopo la convalida dell'arresto, il cinquantenne è stato scarcerato. Non è escluso che, nel prosieguo del procedimento penale, l'ipotesi di reato venga derubricata in quella di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone”.

È accusato di lesioni gravi a un coetaneo, invece, il diciassettenne arrestato in esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare in carcere. I fatti risalgono al 17 gennaio scorso, quando il ragazzo avrebbe picchiato la vittima fuori da una discoteca di Atessa. Il pestaggio è avvenuto per futili motivi, verosimilmente per una ragazza, e utilizzando un'arma impropria, un mattone. L'aggredito ha riportato diverse fratture, al setto nasale, in più punti della mandibola e a due vertebre cervicali, per una prognosi di 40 giorni. Le indagini sull'aggressione sono state condotte dai carabinieri di Lanciano, a cui la vittima ha presentato denuncia. È fissato per domani l'interrogatorio di garanzia del diciassettenne, rinchiuso nell'istituto penale per minorenni di Casal del Marmo a Roma.

Nello stesso carcere, il fratello diciottenne sconterà la pena di 7 mesi e 28 giorni per estorsione a un coetaneo, dopo che la condanna è diventata definitiva. L'episodio risale al 2021. Il giovane, all'epoca quindicenne, aveva agito insieme ad altri due familiari maggiorenni. Per mesi avevano vessato il minore con continue richieste di piccole somme di denaro, accompagnate da botte e minacce. Al suo rifiuto, dopo l'ennesima richiesta, era stato picchiato al campo sportivo Di Meco, nel quartiere Santa Rita. Dopo quell'episodio, il ragazzo aveva trovato il coraggio di denunciare tutto alla polizia.

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