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Asilo nido chiuso, petizione ed esposto in procura
Mamme e papà furiosi: mancati controlli su una struttura riqualificata oltre 30 anni fa
CHIETI. Una raccolta firme a supporto di un esposto alla procura per denunciare i problemi legati alla sicurezza dell'asilo di viale Amendola. Chiuso dal Comune dopo il distacco di intonaco e calcinacci dal solaio.
E' l'iniziativa che un folto gruppo di genitori intende concretizzare nei prossimi giorni. La necessità di adeguare il nido di viale Amendola, che accoglie 36 alunni, è stata formalizzata lunedì dai dirigenti comunali. Questo perché sono caduti sul pavimento e sui lettini del dormitorio dell'asilo diversi pezzi di intonaco dal solaio. Le maestre hanno dato l'allarme e il Comune è intervenuto chiudendo l'asilo e affidando gli interventi di messa in sicurezza alla ditta teatina Coged. Ma i genitori lamentano gli scarsi controlli preventivi effettuati sull'edificio e l'assenza di comunicazione. «L'asilo è stato chiuso solo dopo il ritrovamento di calcinacci sui lettini. Non immaginiamo neanche cosa poteva accadere», dice una mamma, «con i bambini dentro».
Il Comune ha provato a minimizzare l'accaduto anche se le famiglie non vogliono sentire ragioni. «Vorremmo sapere chi è il responsabile della sicurezza del plesso», aggiungono, «e chi del Comune aveva l'obbligo di controllare, quest'anno e negli anni scorsi, la sicurezza di un asilo riqualificato più di 30 anni fa». Domande che, secondo i genitori del nido di viale Amendola, finora non hanno avute risposte esaustive. Per questo mamme e papà presenteranno un esposto-denuncia alla procura. «Lo formalizzeremo la prossima settimana nell'interesse dei nostri figli. Peraltro abbiamo subito disagi indescrivibili a causa della chiusura anticipata dell'asilo. Molti di noi», osservano, «sono stati costretti a ricorrere a giorni di ferie o a babysitter per poter andare a lavoro».
Sul caso dell'asilo di viale Amendola pende anche un'interrogazione presentata dal consigliere del Pd Alessandro Marzoli il quale, in soldoni, chiede al sindaco a che tipo di attività di controllo è stata sottoposta la scuola e chi le ha eseguite visto i risultati ottenuti.(j.o.)
E' l'iniziativa che un folto gruppo di genitori intende concretizzare nei prossimi giorni. La necessità di adeguare il nido di viale Amendola, che accoglie 36 alunni, è stata formalizzata lunedì dai dirigenti comunali. Questo perché sono caduti sul pavimento e sui lettini del dormitorio dell'asilo diversi pezzi di intonaco dal solaio. Le maestre hanno dato l'allarme e il Comune è intervenuto chiudendo l'asilo e affidando gli interventi di messa in sicurezza alla ditta teatina Coged. Ma i genitori lamentano gli scarsi controlli preventivi effettuati sull'edificio e l'assenza di comunicazione. «L'asilo è stato chiuso solo dopo il ritrovamento di calcinacci sui lettini. Non immaginiamo neanche cosa poteva accadere», dice una mamma, «con i bambini dentro».
Il Comune ha provato a minimizzare l'accaduto anche se le famiglie non vogliono sentire ragioni. «Vorremmo sapere chi è il responsabile della sicurezza del plesso», aggiungono, «e chi del Comune aveva l'obbligo di controllare, quest'anno e negli anni scorsi, la sicurezza di un asilo riqualificato più di 30 anni fa». Domande che, secondo i genitori del nido di viale Amendola, finora non hanno avute risposte esaustive. Per questo mamme e papà presenteranno un esposto-denuncia alla procura. «Lo formalizzeremo la prossima settimana nell'interesse dei nostri figli. Peraltro abbiamo subito disagi indescrivibili a causa della chiusura anticipata dell'asilo. Molti di noi», osservano, «sono stati costretti a ricorrere a giorni di ferie o a babysitter per poter andare a lavoro».
Sul caso dell'asilo di viale Amendola pende anche un'interrogazione presentata dal consigliere del Pd Alessandro Marzoli il quale, in soldoni, chiede al sindaco a che tipo di attività di controllo è stata sottoposta la scuola e chi le ha eseguite visto i risultati ottenuti.(j.o.)
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