Asse attrezzato, Pdl e Pd firmano l'armistizio

Ginefra e Di Iorio presentano un documento comune contro i pedaggi

CHIETI. La lite sull'asse attrezzato è durata lo spazio di una giornata. E ieri i capigruppo del Pdl e del Pd, Vincenzo Ginefra e Attilio Di Iorio, hanno firmato un vero armistizio stilando, per la prima volta nella breve vita di questa consiliatura, un ordine del giorno unitario in cui si dice un deciso «no» al pedaggio sull'asse attrezzato Pescara-Chieti come possibile effetto del decreto Tremonti. Un atto deciso «nell'esclusivo interesse della città di Chieti», commentano unitariamente Ginefra e Di Iorio, «condiviso da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale».

L'ordine del giorno verrà discusso e approvato nel prossimo consiglio comunale che si terrà venerdì 11. «Questo documento», dichiarano ancora Ginefra e Di Iorio «rappresenta un importante segnale politico di convergenza su temi di forte interesse pubblico, al di là degli schieramenti».  Nel documento cadono tutti i motivi di polemica politica e si affronta il problema vero di un balzello che penalizzerebbe ancora di più un territorio economicamente in crisi.

L'ordine del giorno invita sindaco e giunta «ad attivare tutte le iniziative più idonee» perché l'asse attrezzato Chieti-Pescara «venga escluso dall'elenco dei raccordi autostradali da sottoporre a pedaggio». Inoltre si chiede a tutti i parlamentari abruzzesi (di maggioranza ed opposizione) di intervenire per scongiurare questa eventualità. In mattinata un invito a superare sterili polemiche e a concorrere al bene comune della città era arrivato anche dal vicesindaco Bruno Di Paolo (Giustizia Sociale). (a.d.f.)

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