Biomasse, in piazza si firma il no

Dopo le associazioni civiche e ambientaliste, iniziativa di Casa Pound

VASTO. Diventa sempre più ampio il fronte del no contro le centrali a biomasse e gli altri impianti ad alto impatto ambientale in arrivo a Punta Penna, a duecento metri dalla riserva naturale di Punta Aderci.

Alle numerose associazioni che hanno aderito al Comitato cittadino per la tutela del territorio nella convinzione che quella zona debba essere oggetto della massima tutela, si è aggiunta nelle ultime ore Casa Pound che ha deciso di dare il proprio contributo alla raccolta di firme promossa dal sodalizio. L’appuntamento è per stasera dalle 21 alle 24 in piazza Diomede. «Punta Penna non si tocca», è lo slogan coniato per l’occasione. L’obiettivo è bloccare i progetti in itinere, tra cui spiccano due centrali a biomasse (quelle della Istonia Energy e della Puccioni), un cementificio e un impianto per il trattamento di rifiuti speciali. Tutti a due passi dalla riserva naturale di Punta Aderci, nel cuore del futuro parco della costa teatina la cui sorte sembra segnata senza la mobilitazione popolare visto che la classe politica e dirigente della città non riesce a trovare ancora una posizione unanime nonostante ordini del giorno e mozioni.

La discussione ancora aperta nel centrosinistra è se ricorrere o meno al Consiglio di Stato dopo la pronuncia dei giudici amministrativi regionali che hanno respinto il ricorso del Wwf, spianando la strada alla centrale della Istonia Energy. «Con quest’iniziativa si vuole spronare l’amministrazione comunale ad appellarsi al Consiglio di stato, per fermare quei progetti che avrebbero drastiche ricadute sull’integrità della riserva naturale di Punta Penna», spiega Andrea Ciarallo, di Casa Pound.

Prosegue anche la petizione on-line del Wwf. L’obiettivo è raccogliere 5 mila firme che andranno ad aggiungersi a quelle raccolte in precedenza dal Comitato cittadino.

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