Buracchio: l'Udc fedele a Di Primio

L'ex sindaco è disponibile al Terzo polo ma accanto al centrodestra
CHIETI. «Noi siamo coerenti e non ambigui. Il progetto politico del Terzo polo va avanti ed è aperto a tutte le forze politiche moderate a patto che queste appoggino la maggioranza di centrodestra in virtù del vincolo elettorale siglato». Andrea Buracchio, coordinatore cittadino dell'Udc, chiarisce la posizione del suo partito e replica a Liberato Aceto.
Il medico chirurgo teatino, esponente della lista civica di inclinazione centrista Uniti per Chieti, ha rimproverato all'Udc una certa ambiguità di comportamento politico alla luce dello strappo tra il Pdl e il Fli che ha coinvolto anche l'amministrazione provinciale con la cacciata dalla giunta di Silvio Tavoletta, ex assessore provinciale allo sport in quota Fli.
Partito passato di fatto all'opposizione in Provincia e in Comune malgrado, al tempo stesso, resti uno degli interlocutori privilegiati dell'Udc in prospettiva Terzo polo.
In questo quadro di sottili equilibri politici Aceto ha rotto gli indugi facendoci portavoce di una squadra di consiglieri moderati piuttosto numerosa che vuole disfarsi subito dell'alleanza del Pdl viaggiando per conto proprio in direzione Terzo polo.
In tal senso a palazzo d'Achille potrebbe scattare, a breve, la campagna acquisti del movimento politico Api che ha appena eletto come neo coordinatore cittadino Alberto Chiavaroli, ex Idv.
Ma Buracchio riporta la palla al centro con parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni.
«Non dobbiamo dire più di quello che i fatti raccontano. Noi sosteniamo, con coerenza, l'amministrazione Di Primio pur mantenendo piena autonomia e libertà di scelta», precisa Buracchio, «nei confronti del Pdl. Se ci sono forze moderate che vogliono intraprendere iniziative politiche condivise finalizzate al bene della città ben vengano ma sempre nel rispetto della collaborazione leale con questa amministrazione». Chiaro il messaggio rivolto ai moderati disobbedienti e, soprattutto, al Fli. «Se alcuni componenti dell'area centrista hanno atteggiamenti isolati che vanno contro questa maggioranza non possono trovarci concordi. Noi siamo per il confronto politico duro ma leale», riprende Buracchio, «e sinceramente non eravamo a conoscenza delle intenzioni avanzate dal Fli dopo il conclave di Passo Lanciano». Una mezza bocciatura per il gruppo teatino di Futuro e libertà capeggiato dal capogruppo comunale nonché coordinatore provinciale Alessandro Carbone ormai ai ferri corti con il Pdl e con il sindaco Di Primio. Elogiato da Buracchio, ex sindaco della vecchia Dc risucchiato nello scandalo della tangentopoli teatina dei primi anni '90, e mai in piena sintonia con Di Primio.
«Il sindaco», dice Buracchio, «sta dimostrando con i risultati di lavorare bene per la città». Intanto continuano le grandi manovre politiche in Comune.
Luigi Milozzi, attuale consigliere comunale di Giustizia sociale, nelle prossime settimane potrebbe confluire nel gruppo misto.
Il medico chirurgo teatino, esponente della lista civica di inclinazione centrista Uniti per Chieti, ha rimproverato all'Udc una certa ambiguità di comportamento politico alla luce dello strappo tra il Pdl e il Fli che ha coinvolto anche l'amministrazione provinciale con la cacciata dalla giunta di Silvio Tavoletta, ex assessore provinciale allo sport in quota Fli.
Partito passato di fatto all'opposizione in Provincia e in Comune malgrado, al tempo stesso, resti uno degli interlocutori privilegiati dell'Udc in prospettiva Terzo polo.
In questo quadro di sottili equilibri politici Aceto ha rotto gli indugi facendoci portavoce di una squadra di consiglieri moderati piuttosto numerosa che vuole disfarsi subito dell'alleanza del Pdl viaggiando per conto proprio in direzione Terzo polo.
In tal senso a palazzo d'Achille potrebbe scattare, a breve, la campagna acquisti del movimento politico Api che ha appena eletto come neo coordinatore cittadino Alberto Chiavaroli, ex Idv.
Ma Buracchio riporta la palla al centro con parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni.
«Non dobbiamo dire più di quello che i fatti raccontano. Noi sosteniamo, con coerenza, l'amministrazione Di Primio pur mantenendo piena autonomia e libertà di scelta», precisa Buracchio, «nei confronti del Pdl. Se ci sono forze moderate che vogliono intraprendere iniziative politiche condivise finalizzate al bene della città ben vengano ma sempre nel rispetto della collaborazione leale con questa amministrazione». Chiaro il messaggio rivolto ai moderati disobbedienti e, soprattutto, al Fli. «Se alcuni componenti dell'area centrista hanno atteggiamenti isolati che vanno contro questa maggioranza non possono trovarci concordi. Noi siamo per il confronto politico duro ma leale», riprende Buracchio, «e sinceramente non eravamo a conoscenza delle intenzioni avanzate dal Fli dopo il conclave di Passo Lanciano». Una mezza bocciatura per il gruppo teatino di Futuro e libertà capeggiato dal capogruppo comunale nonché coordinatore provinciale Alessandro Carbone ormai ai ferri corti con il Pdl e con il sindaco Di Primio. Elogiato da Buracchio, ex sindaco della vecchia Dc risucchiato nello scandalo della tangentopoli teatina dei primi anni '90, e mai in piena sintonia con Di Primio.
«Il sindaco», dice Buracchio, «sta dimostrando con i risultati di lavorare bene per la città». Intanto continuano le grandi manovre politiche in Comune.
Luigi Milozzi, attuale consigliere comunale di Giustizia sociale, nelle prossime settimane potrebbe confluire nel gruppo misto.
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