Chieti, per salvare quelle case occorrono 1,5 milioni

Gabrielli con D’Alfonso e Di Primio tra i cittadini di Santa Maria Calvona La frana avanza, subito lavori per 100mila euro ma sono solo spiccioli

CHIETI. «Siamo qui per certificare le criticità e per prendere contatto con il territorio. Il metodo di lavoro scelto è positivo e visioneremo subito la documentazione prodotta». Sono le prime parole del prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, atterrato in elicottero sul piazzale dello stadio Angelini intorno alle 11 e 40. Dopodiché ha raggiunto il Colle per visionare la frana di Strada Santa Maria Calvona. Dove, da un anno a questa parte, si continuano a registrare pericolosi fenomeni di scivolamento del terreno di una scarpata da sempre a rischio di dissesto idrogeologico al pari della vicina località di Fosso Canino. Urgono interventi di consolidamento del sottosuolo quantificati in quasi 1 milione e mezzo di euro:

Lo sa bene la Regione mentre il presidente Luciano D’Alfonso annuncia: «Chieti è ai primi posti tra gli undici interventi prioritari da eseguire in Abruzzo con un finanziamento da 134 milioni di euro richiesto a palazzo Chigi». Il Comune intanto, attraverso il Genio civile, sta per avere dalla Regione una somma di 100 mila euro per concretizzare una serie di primissime opere di messa in sicurezza della frana di Santa Maria Calvona, al momento transennata alla buona. Ma occorrono altri soldi per imbrigliare a dovere la scarpata e tranquillizzare i residenti del rione che ieri mattina hanno atteso pazientemente l’arrivo del capo della Protezione civile per rimarcare la criticità della situazione vissuta. L’ente comunale, come hanno tenuto a ricordare Mario Colantonio, assessore ai lavori pubblici, il dirigente di settore, ingegner Paolo Intorbida e Luciano Di Muzio, responsabile del comparto di Protezione civile, ha chiesto alla Regione di classificare Strada Santa Maria Calvona- Fosso Canino come ad alto rischio di dissesto ed ha commissionato uno studio tecnico del sottosuolo per intervenire al meglio quando arriveranno gli attesi fondi regionali.

La visita di Gabrielli a Chieti
Ecco il sopralluogo del capo della protezione civile nella frana di Strada Santa Maria Calvona-Fosso Canino (video di Michele Camiscia)

«Il primo lotto dei lavori - spiega Colantonio - può essere effettuato con circa 500 mila euro. Ma servirà il doppio della cifra per consolidare bene Strada Santa Maria Calvona e, soprattutto, Fosso Canino». Che sta lentamente inghiottendo terreno tirando giù, di conseguenza, la parte alta della scarpata che accoglie Strada Santa Maria Calvona. Ispezionata ieri mattina dal prefetto Gabrielli spalleggiato, per l’occasione, dal presidente della Regione D’Alfonso e dal sindaco Umberto Di Primio, che dai cittadinini ha anche ricevuto gli auguri per il compleanno. Il professor Leandro D’Alessandro, ex preside della facoltà di Geologia della D’Annunzio nonché profondo conoscitore delle problematiche della collina teatina, ha fatto da Cicerone. «In questa zona- dice - non è mai stata realizzata un’opera di consolidamento se si eccettuano alcuni lavori fatti negli anni ’90 a ridosso di Piano Vincolato».

Il sindaco, che si è intrattenuto a lungo con la gente di Strada Santa Maria Calvona che teme per le proprie case, aggiunge: «La presenza del prefetto Gabrielli oggi a Chieti è significativa. Ha ben compreso che la frana in questione è un problema che riguarda un comparto importante della città e adesso - sottolinea il sindaco - non resta che aspettare i soldi dalla Regione. Noi abbiamo già fatto tutto quanto era di nostra competenza».

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