Chieti, sì del Genio civile a Megalò 2

L'ente dà il permesso: superata l'emergenza allagamenti, i lavori possono ripartire

CHIETI. Il Genio Civile conferma: i lavori per la realizzazione del Megalò 2 possono ripartire. «La società di costruzione», dice il dirigente del Genio Civile di Pescara, Vittorio Di Biase, «ci ha comunicato che ha adempiuto alle prescrizioni dell’ordinanza del 2014 - quella che aveva sospeso i lavori di realizzazione del nuovo intervento commerciale - e dunque per noi le risultanze dell’ordinanza sono superate. Ovvero, sotto il profilo della sicurezza idraulica, per noi la situazione è ora definita. Perché con la realizzazione del nuovo argine le prescrizioni sono state ottemperate». E dunque, per il Genio Civile, lunedì prossimo si potrà iniziare a costruire i sette edifici commerciali su una superficie di trentamila metri quadrati a ridosso del fiume Pescara.

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Megalò 2 sorgerà proprio dove finisce il parcheggio di Megalò 1, visto che ne costituisce il completamento. Il progettista è l’ingegnere teatino Domenico Merlino, lo stesso di Megalò 1, mentre la società che vuole realizzarlo è la ditta bergamasca Sile Costruzioni, subentrata alla Sirecc che sarebbe andata in fallimento anche a causa dell’impossibilità di realizzare i lavori. Se per il Genio Civile l’ordinanza del 2014 si può considerare superata, ora però la palla passa ai Comuni. Megalò 2 sorgerà al confine tra Chieti e Cepagatti e, dunque, saranno questi due Comuni a dover dire se il nuovo intervento commerciale può essere realizzato o meno. «Sotto il profilo della sicurezza idraulica e di ciò che rilevava quell’ordinanza, con i lavori realizzati che sono stati già collaudati», dice infatti Di Biase, «per noi ora la situazione è definita. Ora spetta ai Comuni esprimersi». Il Comune di Chieti si è già mosso. E ha avanzato una prima richiesta. Ha scritto infatti al Genio Civile chiedendo di vedere il provvedimento di revoca dell’ordinanza del 2014 che aveva imposto la cessazione delle attività edilizie. Secondo Sile Costruzioni, però, non c’è bisogno di alcuna revoca dell’ordinanza. La società ha informato il Genio Civile dei lavori fatti e il Genio Civile ha risposto che ne ha preso atto. «Considerato che tale presa d’atto rappresenta a tutti gli effetti un superamento dell’emergenza idraulica», scrive la società di costruzioni nella lettera al Genio Civile, «di conseguenza, alla luce di tale presa d’atto, tornano ad esplicare effetti i titoli edilizi rilasciati. E in particolare l’atto unico autorizzativo numero 54 del 2013 rilasciato dal Comune di Cepagatti e i provvedimenti unici autorizzativi numero 905 e 909 del 2013 rilasciati dall’Associazione Comuni Chietini». Sile ritiene dunque di avere tutte le autorizzazioni necessarie. La lettera termina infatti dicendo che «la scrivente Sile Costruzioni srl, nella veste di nuovo proprietaria dell’area, comunica che l’11 dicembre 2017 riprenderà i lavori autorizzati».

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