Chiodi: la Regione è per il Parco

Il presidente contestato dal centrosinistra a Vasto: togli Febbo, non è all'altezza

VASTO.«E' una manifestazione di protesta incomprensibile: per il Parco la Regione sta facendo la sua parte, mentre il comune di Vasto ha fatto una delibera che non dice nulla nella sostanza». Gianni Chiodi risponde così ai fischi e ai cartelli di contestazione con cui è stato accolto, ieri pomeriggio, a Vasto.

Sono all'incirca le 18.30 quando il presidente della Regione arriva a Palazzo D'Avalos con a fianco il consigliere regionale di Rialzati Abruzzo, Antonio Prospero.

Bandiere rosse, cartelli e un enorme striscione con su scritto «Sì al parco della costa teatina no al petrolio». Va in scena davanti a Palazzo D'Avalos, la manifestazione contro il presidente della Regione giunto in città per il primo incontro della scuola di formazione politica.

L'accoglienza non proprio calorosa dei manifestanti, che appena lo vedono arrivare rumoreggiano e fischiano, lo mette a disagio. Il governatore viene accolto dai fischi dei giovani del centrosinistra che, sventolando le bandiere di Sel, Rifondazione comunista e del Partito democratico, hanno manifestato tutto il loro dissenso nei confronti della Regione.

Indignata la reazione di Prospero. «L'amministrazione comunale», spiega il consigliere regionale di maggioranza, «sa solo organizzare gazzarre con tre assessori e i fischi».

La polemica che è sfociata nella contestazione aperta di ieri è sorta, nei giorni scorsi, da un'intervista al Centro di Mauro Febbo, in cui l'assessore regionale all Agricoltura che è anche presidente del Tavolo di coordinamento per il Parco della costa teatina (che per legge deve essere istituito entro il 30 settembre), ha detto di essere contrario all'istituzione dell Ente Parco: «Sono per la realizzazione del progetto della Provincia di Chieti del Comprensorio turistico per il quale ci sarebbero anche i fondi Fas da spendere».

«Sono qui per contestare Chiodi che viene a Vasto solo per fare passerella», dice Antonio Del Casale, consigliere comunale vastese ed esponente dei Giovani democratici, «ma anche per esprimere tutto il mio dissenso nei confronti dell'assessore regionale Mauro Febbo, che sul parco della costa teatina ha messo i comuni contro».

Alessio Di Florio
, ambientalista del Wwf, sottolinea «il ruolo ambiguo della Regione con le sue evidenti contraddizioni e la posizione assunta da Febbo che sul Parco della costa teatina si è messo di traverso».

Tra i manifestanti si sono anche gli assessori comunali vastesi, Anna Suriani (Sel) e Marco Marra (Prc) e, più in disparte, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte.

Arriva anche il vice sindaco Antonio Spadaccini (Idv), ma è in veste istituzionale e non si lascia scappare neanche una battuta.

«Chiodi deve sostituire Febbo che si è dimostrato inadeguato e non all'altezza del compito», attacca senza tanti preamboli la Suriani, «solo così dimostra di volere il Parco».

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