Chiude la ex in casa e la violenta

Giovane denunciato: la donna, fuggita da Spoleto, si era rifugiata in città

VASTO. Chiusa in casa per giorni, minacciata, picchiata e, secondo la sua testimonianza, anche violentata più volte. E' la terribile esperienza vissuta da una donna romena, Michela, di 34 anni, sottoposta a violenze dal suo ex convivente. Due sere fa la polizia l'ha soccorsa nell'appartamento alla periferia di Vasto, dove la giovane, ferita e terrorizzata, si era barricata per sfuggire al suo aguzzino, G.D., 41 anni, di Spoleto. L'uomo è stato denunciato dagli agenti del commissariato per violenza sessuale, atti persecutori, lesioni e molestie. 

Di lui si fidava. Non pensava potesse farle del male. Fino a tre mesi fa quando, all'improvviso, il compagno è diventato aggressivo e violento. I guai per Michela, di origine romena, sono cominciati quando lei ha comunicato all'uomo con il quale aveva convissuto a Spoleto per due anni l'intenzione di trasferirsi a Vasto a casa della propria madre. L'uomo ha reagito con violenza.  «Ha chiuso in casa la compagna e l'ha violentata e picchiata più volte. Per evitare che Michela potesse chiedere aiuto le ha distrutto il telefono cellulare», racconta la polizia.

L'inferno è durato quattro giorni, fino a quando Michela ha deciso di fuggire mentre il compagno dormiva. La donna, appena è arrivata a Vasto, è andata al pronto soccorso del San Pio per farsi medicare le lesioni.  «Sono caduta», ha raccontato ai medici. «La donna ha mentito perché temeva la reazione di G.D. Sperava che dopo la fuga il compagno si rassegnasse alla separazione», afferma il vice questore Cesare Ciammaichella.

Così non è stato. G.D. dopo qualche giorno è arrivato a Vasto, ha affittato un appartamento e ha riallacciato i rapporti con la donna. L'ha avvicinata e piangendo si è detto pentito, innamorato e disposto a tutto pur di ottenere il perdono. Michela ancora una volta gli ha creduto.  Il clima idilliaco e le illusioni della ragazza però sono durati meno di una settimana. Ben presto G.D. è tornato l'uomo minaccioso e violento di prima. Una settimana fa nella casa vastese è scoppiato nuovamente l'inferno.

Michela, terrorizzata per sfuggire a nuove percosse, si è chiusa dentro, impedendo all'ex compagno di entrare. G.D., in preda ad una furia irrazionale, ha sfondato le persiane dell'appartamento riuscendo ad entrare. «Non immaginava che Michela pochi secondi prima avesse chiamato il 113. L'arrivo della volante ha evitato il peggio». G.D. alla vista della polizia non solo si è calmato, ma ha negato di voler fare del male alla donna. Ad inchiodare l'accusato tuttavia sono i lividi che la donna ha addosso e tanti indizi raccolti prima in Umbria e poi a Vasto.

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