abuso edilizio

Cianci (Sel) sul Molino Village «No alle residenze private»

VASTO. «Non ci sono gli elementi per rimettere in discussione una linea politica che tende a ridurre il carico urbanistico residenziale». Per il circolo cittadino di Sel il consiglio comunale deve...

VASTO. «Non ci sono gli elementi per rimettere in discussione una linea politica che tende a ridurre il carico urbanistico residenziale». Per il circolo cittadino di Sel il consiglio comunale deve mantenere fede alla posizione presa a suo tempo sul Molino Village, dicendo no al cambio di destinazione d’uso chiesto dal costruttore in virtù di una legge regionale, la n.49 del 2012. La normativa consente di trasformare l’elegante complesso edilizio di contrada San Tommaso da villaggio turistico a residenze private, sanando, di fatto, quelle irregolarità riscontrate dalla Procura che contesta la realizzazione di appartamenti in zona classificata D4, ossia destinata ad insediamenti turistici.

Si allarga, dunque, il fronte dei contrari nella maggioranza di centrosinistra con Prc e Sel che affilano le armi in vista della commissione assetto del territorio convocata dal presidente Domenico Molino per martedì prossimo, alle 17,30. Un passaggio propedeutico all’aula consiliare. «È vero che c’è una legge regionale che consente il cambio di destinazione d’uso, ma per noi la questione è soprattutto politica», osserva Sante Cianci, coordinatore cittadino di Sel, «se il consiglio comunale si deve esprimere non può rimettersi alla valutazione dell’ufficio urbanistico, facendosi sottrarre da disposizioni regionali il potere pianificatorio. Allo stato non ci sono elementi per rimettere in discussione una linea politica».

Insomma, la discussione è ancora aperta nella maggioranza. «La questione è piuttosto complessa», dice Molino, presidente della commissione consiliare, «c’è una legge regionale fatta male, che non salvaguarda il territorio e non dà grossi margini di intervento ai Comuni, ma che non può essere ignorata se ci sono delle precise motivazioni tecniche. Da premettere che in commissione arriveranno solo quelle pratiche che hanno ottenuto il parere favorevole dell’ufficio urbanistico», conclude il consigliere comunale del Pd. (a.b.)

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