concorso a paglieta

Compito copiato, il Tar boccia la vigilessa

Rimossa dalla graduatoria dopo un ricorso. Alla giunta la facoltà di tenerla in servizio

PAGLIETA. Copia al concorso e il Tar annulla la sua posizione all’interno della graduatoria. È accaduto alla prima classificata del concorso a tempo indeterminato per due posti di agente di polizia municipale a Paglieta. La donna è attualmente in servizio. Il concorso aveva richiamato, nell’autunno del 2012, un esercito di candidati: 454 domande arrivate da tutta Italia, Sicilia e Sardegna comprese, per due posti da vigile urbano. Per partecipare alla prova erano arrivati infine 243 aspiranti vigili e il concorso si era dovuto svolgere in uno dei padiglioni della fiera di Lanciano. Tante le aspettative dei partecipanti, giovani e meno giovani, attirati dal miraggio del posto fisso.

Il ricorso è stato presentato da uno dei candidati che aveva superato la prova, ma che, per questioni di punteggio, non aveva potuto ambire al posto di lavoro. Il candidato ha fatto una richiesta di accesso agli atti e ha verificato, con l’aiuto del motore di ricerca Google, che digitando le prime parole del testo della vigilessa, la prova risultava copiata per il 97% ad un testo reperito su Internet. Il Tribunale amministrativo (Tar) di Pescara ha ritenuto che la documentazione apportata dal ricorrente fosse sufficiente e che l’elaborato dell’allora candidata fosse riconducibile a due articoli di dottrina, ritrovati su Internet.

«In base a una semplice comparazione dell’elaborato con gli articoli pubblicati sul web e depositati in atti», scrivono i giudici nella sentenza, «risulta in modo evidente, che la candidata abbia copiato, con riproduzione di tali testi, senza alcun valido apporto personale così come impone la giurisprudenza che è concorde nell’affermare che la prova di esame o di concorso deve essere originale, ovvero frutto dell’elaborazione autonoma del concorrente». Di qui la pronuncia del Tar che annulla la posizione in graduatoria della vigilessa. Il ricorrente può ora rivolgersi a un giudice ordinario per un’eventuale risarcimento dei danni per la mancata assunzione.

All’amministrazione comunale di Paglieta è riservata la facoltà di assumere o meno il ricorrente. «Durante la mia amministrazione», dice amaro l’ex sindaco Giuseppe Lalli, «sono stati fatti tre concorsi per vigili, ufficio tecnico e servizi demografici e non c’è mai stato alcun ricorso». (d.d.l.)

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