Con il Cai al rifugio dei prigionieri di guerra 

Escursione dei soci di Guardiagrele e Ortona nei luoghi della recente scoperta a Piana del Colle di Rapino

RAPINO. Notevole riscontro di partecipanti all’escursione organizzata dal Club Alpino Italiano di Guardiagrele per far conoscere il luogo nella zona di Piane del Colle di Rapino dove Donald I. Jones, Geoff Dunn e Joe, prigionieri di guerra alleati, ricevettero ospitalità da Antonio Costantini, dopo essere fuggiti il 19 novembre ’43 per la seconda volta dal campo di Fonte D’Amore di Sulmoma. Dopo i saluti di Antonio Taraborrelli, neo presidente della sezione Cai e del presidente Gruppo Regionale Cai, Francesco Sulpizio, i soci delle sezioni di Guardiagrele e Ortona hanno iniziato il cammino. Una volta sul posto hanno potuto vedere i resti della capanna di pietra che la vigilia di Natale 1943 fu incendiata dai tedeschi giunti in zona guidati da un delatore alla ricerca dei fuggitivi che non furono trovati perché, nel frattempo, Donald e i compagni, per maggior sicurezza, erano stati sistemati in un riparo ben nascosto e distante altri 400 metri.
Fabrizio Costantini ha raccontato particolari inediti sul periodo in cui il nonno Antonio durante il periodo bellico, dopo aver costruito le due capanne in montagna si trasferì da Rapino con la moglie e due figlie portando anche galline e oche. Ha aggiunto che quando Donald tornò nel Dopoguerra per rivedere il posto con la capanna - che nel diario chiamava igloo - trovò tutto diverso perché prima la zona si presentava senza vegetazione e con terreni coltivati. Carlo Iacovella, presidente uscente del Cai, ha letto alcuni brani del diario di Donald “Fuga da Sulmona”: la rocambolesca seconda fuga; il percorso per arrivare sul versante orientale della Maiella; quello che osservava descrivendo i bombardamenti della Raf su Guardiagrele e Orsogna.
Vista l’importanza della scoperta, il Parco della Maiella che ha manifestato interesse all’iniziativa: presto ci sarà un incontro Cai-Parco.