Confindustria Abruzzo, incontro a Chieti su impresa e sviluppo

La convention per le imprese al Foro Boario. Presenti Emma Marcegaglia e Susanna Camusso, big della politica nazionale e regionale, del mondo dell'imprenditoria e del giornalismo

CHIETI. “La Vertenza Abruzzo è un'iniziativa molto importante. Bisogna portarla in un tavolo nazionale. Lavoriamo insieme e sblocchiamo la situazione”. Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nell'intervento conclusivo della convention organizzata dagli industriali abruzzesi all'ex Foro Boario di Chieti. La Marcegaglia è stata protagonista della giornata insieme a Susanna Camusso. La leader degli industriali italiani e il segretario generale della Cgil hanno partecipato ai dibattiti sul tema “Impresa è Sviluppo, l’Abruzzo nell’Italia del futuro”. Insieme a loro big della politica nazionale e regionale, del mondo dell'imprenditoria e del giornalismo.

FOTO La convention al Foro Boario di Chieti

Quella che si è aperta oggi è la quarta convention promossa da Confindustria Abruzzo. Si sono tenute due tavole rotonde. La prima di carattere regionale, dal titolo «Un Patto per lo sviluppo: la centralità dell’impresa e del lavoro», moderata da Roberto Marino, direttore del Centro, a cui hanno partecipato Alfredo Castiglione, Camillo D’Alessandro, Mario Bressan, Antonio Di Matteo, Gianni Di Cesare e Paolo Primavera. La seconda tavola rotonda di carattere nazionale, dal titolo «Politica, impresa, lavoro: l’Italia che vuole ripartire», è stata moderata da Gianni Riotta, direttore del quotidiano economico Il Sole 24Ore, e ha visto come protagonisti Gianni Alemanno, Tiziano Treu, Gianni Chiodi, Gaetano Quagliarello, Giorgio Squinzi, Giovanni Sabatini e Susanna Camusso.

A seguire l'intervento del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. In Abruzzo “bisogna andare avanti e bisogna evitare che l'eccesso di debito sanitario soffochi l'economia. È importante che questo problema si stia affrontando”, ha affermato. “Bisogna uscire dall'emergenza”, ha aggiunto, “ma fino a quando mangiamo il futuro facendo debiti e non risanandoli non riusciremo ad andare avanti”.

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