l’altro fronte

Così i contratti di solidarietà salvano 5mila lavoratori

SAN SALVO. Sono più di cinquemila i posti di lavoro del Vastese salvati grazie ai contratti di solidarietà. In attesa della ripresa i colossi programmano il futuro. Il piano di investimenti alla...

SAN SALVO. Sono più di cinquemila i posti di lavoro del Vastese salvati grazie ai contratti di solidarietà. In attesa della ripresa i colossi programmano il futuro. Il piano di investimenti alla Denso procede secondo programma. La recente inaugurazione del parco solare per lo sfruttamento dell'energia pulita è solo l’ultimo tassello. La lieve ripresa delle vendite auto riaccende l’ottimismo e la speranza. Sia i lavoratori del colosso metalmeccanico giappoinese che quelli della Nsg Pilkington sono in solidarietà, ma il futuro appare meno nero. Grazie alla solidarietà hanno conservato il posto di lavoro gli operai del Pantalonificio d'Abruzzo e sono stati evitati licenziamenti anche nel settore commerciale.

Denso e Pilkington. Fino al 2015 grazie alla solidarietà migliaia di operai e impiegati si fermeranno a turno. La durata delle soste e il numero di lavoratori interessati sarà deciso di volta in volta a seconda dell’andamento del mercato. La parola d'ordine è flessibilità. «La solidarietà ha consentito ai dipendenti dei due colossi industriali di lavorare e produrre nonostante il consistente calo degli ordinativi», ricordano Cgil, Cisl e Uil. Nel frattempo Denso ha rinnovato le linee produttive adeguando i reparti alle nuove esigenze del settore automobilistico. Nel 2014 Denso ha previsto di produrre un milione di motorini d’avviamento. Denso continua a scommettere su San Salvo ma anche Pilkington grazie all’impegno del rappresentante legale di Pilkingon Italia, Graziano Marcovecchio resta uno dei punti di forza dell’area industriale del Vastese.

Conad Leclerc. Grazie ai contratti di solidarietà sono stati salvati centinaia di posti di lavoro anche nel settore commerciale e in particolare negli ipermercati del gruppo Leclerc. La scorsa primavera i sindacati hanno raggiunto un accordo con i dirigenti dell’azienda e sono partiti i cosiddetti “contratti difensivi”. L’accordo ha permesso la conservazione di tutti i posti di lavoro, la flessibilità dei lavoratori, la polivalenza delle mansioni, un riposo domenicale ogni 3 di lavoro, due giorni di permesso in più per i neo padri, agevolazioni per le madri che hanno figli al di sotto degli 8 anni. (p.c.)

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