Crisi idrica su colle e scalo di notte rubinetti a secco

L’Aca diminuisce di 7 litri al secondo l’erogazione d’acqua nella rete chiusure notturne e diminuzione della pressione anche durante il giorno

CHIETI. Serbatoi chiusi dalla 22 , 30 alle 6 del mattino nella nottata appena trascorsa e per tutte le notti fino all’8 luglio, forniture idriche concesse dall’Aca permettendo.

Scoppia la crisi idrica in città dopo che l’Aca ha ridotto di 7 litri al secondo l’erogazione di acqua per il colle e per lo scalo. Ma, durante la giornata, la fornitura scende anche di 10 litri al secondo rispetto al solito facendo calare drasticamente la pressione idrica nelle tubature. E la città, in piena estate e con diverse manifestazioni dietro l’angolo, è ripiombata nella psicosi della penuria di acqua nei rubinetti.

La situazione peggiore riguarda la vallata dove le attività commerciali, bar in primis, fanno fatica a ricaricare i propri serbatoi. Non sta meglio chi abita nei piani alti delle palazzine dello scalo con l’acqua che arriva a fatica dal secondo piano in su.

«Purtroppo», osserva Mario Colantonio, assessore ai lavori pubblici, «la portata d’acqua erogata allo scalo è insufficiente per il fabbisogno della popolazione residente. Non c’è pressione e, non a caso, il serbatoio di via Orsogna lunedì sera era in pratica vuoto».

Ciò malgrado allo scalo i rubinetti restano puntualmente a secco da mesi dalla mezzanotte alla prime ore del mattino. Eppure i disagi persistono. Colpa di una fornitura idrica del tutto inadeguata alle reali necessità della parte bassa cittadina. Che, al momento, convive con una fornitura idrica pari a circa 155 litri al secondo. “Per lo scalo- afferma Luca Franceschini, del settore acquedotto del Comune- servirebbero almeno 160 litri al secondo di acqua per diminuire di molto il disservizio che si è venuto a creare. Al contrario per il colle occorrono circa 170 litri al secondo per non mandare in sofferenza il serbatoio di accumulo della Civitella.” E invece sul colle la portata idrica si attesta, da giorni, intorno ai 158 litri al secondo. Troppo poco per evitare chiusure notturne. Una è stata effettuata all’improvviso nella nottata appena trascorsa per non far divampare problemi idrici nelle ore diurne. Altre verranno eseguite da questa notte in poi, sempre dalle 22 e 30 alle 6 del mattino, sia sul colle che allo scalo fino all’8 luglio. Quando l’emergenza, dice l’Aca, dovrebbe terminare.

Jari Orsini

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