Cuoco morto in discoteca, i genitori arrivati a Ibiza: «Inseguiva i suoi sogni»

Il ricordo: «Sei stato l’amico di tutti». La famiglia in Spagna per seguire le indagini. Il sindaco Di Clemente: «Voleva costruirsi un futuro all’estero con coraggio e determinazione»
SAN GIOVANNI TEATINO. Parte alla volta di Ibiza la famiglia di Alessandro Tocco, il cuoco 29enne di San Giovanni Teatino morto improvvisamente nell’isola spagnola alle prime luci dell’alba di lunedì, mentre era in discoteca. Una tragedia che ha sconvolto la comunità di Chieti, dove Alessandro è nato e ha frequentato le scuole, e di San Giovanni Teatino, come testimonia il sindaco Giorgio Di Clemente nel suo messaggio di cordoglio. «Aveva deciso di lasciare la sua terra per costruirsi un futuro all’estero. Aveva scelto di guardare lontano, di inseguire i propri sogni», dice il sindaco.
Nell’abitazione di via Dragonara il cagnolino della famiglia Tocco abbaia non appena suoniamo al campanello. Tutto attorno c’è silenzio. La casa si trova in un piccolo angolo di paradiso affacciato sulla vallata, a monte del centro abitato di Dragonara. Intorno qualche altra villetta simile e nulla più. Lì vive la famiglia Tocco. «Gran lavoratori, brava gente», dicono i vicini, che però non hanno tanta voglia di fermarsi a parlare con i giornalisti.
Il papà Adriano e la mamma Paola Peca lavorano entrambi per l’azienda teatina Piacentini, che realizza porte blindate allo Scalo. Al cancello arriva la sorella di Alessandro, Aurora. Quando sente la parola “giornalista” chiama subito papà Adriano. «Un altro giornalista», si lascia sfuggire lui quasi con stupore. Poi nel cortiletto d’ingresso esce mamma Paola. I lineamenti tirati, il volto coperto da una maschera di dolore: «Siamo in partenza per Ibiza e non so quando torneremo», dice senza aggiungere altro.
La passione per la cucina aveva portato Alessandro in Spagna, a Ibizia, l’isola del divertimento, dove lavorava come cuoco durante la stagione estiva. Quando si è sentito male era in una delle più celebri discoteche dell’isola, l’Amnesia. Sembra che insieme a lui ci fosse anche un amico, pure lui italiano, e che, all’improvviso, si sia accasciato a terra. I servizi medici hanno trascorso circa un’ora per cercare di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare: è morto nella sala infermeria della discoteca.
La Guardia civil sta cercando ora di fare luce sulla tragedia: l’autorità giudiziaria spagnola ha già disposto l’autopsia. L’indagine al momento non esclude nulla, neanche che il giovane possa aver assunto sostanze che avrebbero causato il malore. Constatato il decesso, la Guardia civil ha informato il consolato onorario d’Italia a Ibiza e Formentera e, una volta avuto conferma che sull’isola non ci fossero familiari del giovane, è stato attivato il consolato di Barcellona che, a sua volta, ha allertato le autorità italiane. Di qui la notizia è arrivata alla famiglia.
«Sei stato l’amico di tutti sempre con il sorriso, sempre. E tanta voglia di fare». Scrive un amico sui social. Per la comitiva più stretta, Alessandro era Topolino. Il dolore corre tra le pagine virtuali di internet. Alla rete il sindaco Di Clemente affida il messaggio di cordoglio ufficiale del Comune: «Alessandro era un ragazzo che, con coraggio e determinazione, aveva deciso di lasciare la sua terra per costruirsi un futuro all’estero. Come tanti giovani, aveva scelto di guardare lontano, di inseguire i propri sogni con spirito di iniziativa e voglia di crescere. La notizia della sua morte improvvisa, lontano da casa e dagli affetti più cari, ci lascia attoniti e profondamente addolorati. In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo alla sua famiglia con rispetto, affetto e sincera partecipazione, condividendo il peso di una perdita che segna tutta la comunità».
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