Vasto

“Dacci i soldi o raccontiamo i tuoi tradimenti a tua moglie”, estorsione a un 74enne: tre condanne

13 Novembre 2025

La sentenza pone fine all’incubo dell’anziano. Le condanne per tentata estorsione e furti l’udienza davanti al gup del tribunale di Vasto (foto), Anna Rosa Capuozzo, sono a carico di P.D., 39 anni di Vasto, G.D., 25 anni di Vasto, e M.M., di Torino ma residente a San Salvo, 40 anni

VASTO. È finita con tre condanne per tentata estorsione e furti l’udienza davanti al gup del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, a carico di P.D., 39 anni di Vasto, G.D., 25 anni di Vasto, e M.M., di Torino ma residente a San Salvo, 40 anni. I tre erano accusati di avere tentato di estorcere del denaro a un uomo di 74 anni minacciando di rivelare alla moglie e ai parenti i suoi presunti tradimenti.

La vicenda è piuttosto complicata. I primi due avrebbero anche minacciato la vittima. Alle già gravi accuse si sono aggiunte anche quelle di effrazione e furto a danno del Serd e di una attività commerciale. I fatti si sarebbero verificati un anno fa. P.D. è stato condannato alla pena di 4 anni e due mesi, G.D. a 4 anni e 8 mesi, M.M. a 3 anni e mezzo. Il primo è stato difeso dagli avvocati Antonello Cerella e Giuseppe La Rana. Gli avvocati Alessandro Orlando e Alessandro Cerella hanno assistito la 25enne, mentre Stefano Di Lello ha difeso M.M. Il procuratore capo Domenico Seccia aveva chiesto per tutti e tre 4 anni di reclusione.

Le motivazioni della sentenza sono previste fra 90 giorni. I difensori hanno annunciato l'intenzione di impugnare la sentenza una volta lette le motivazioni. La vittima non si è costituita parte civile. Vuole solo che i riflettori si spengano. I ricatti risalirebbero a un anno fa, fra aprile e settembre 2024: «Se non paghi raccontiamo tutto a tua moglie». Era questo il senso del ricatto a sfondo sessuale delle due donne e del fidanzato di una di loro nei confronti del 74enne di Vasto costretto a consegnare, stando al capo di imputazione, svariate somme di denaro nel timore che la sua famiglia venisse a conoscenza di rapporti extraconiugali. Il ruolo più grave l'avrebbe avuto una delle due donne. Entrambe, in base a quanto ricostruito dai carabinieri che hanno condotto le indagini, si sarebbero recate all’esterno dell'abitazione della vittima suonando il citofono pur di spaventare la vittima. L'uomo si sarebbe aggiunto in un secondo momento. A metterlo nei guai un messaggio inviato da lui su “Messenger” al 74enne. Un messaggio piuttosto esplicito in cui veniva richiesta una somma in cambio del silenzio. La coppia di fidanzati era finita nei guai anche per una serie di furti, alcuni tentati (uno ai danni del Serd della Asl in corso Mazzini), altri messi a segno, e per resistenza a pubblico ufficiale. Avrebbero inveito contro un carabiniere che li aveva sorpresi in un condominio.

Dopo la sentenza nessuno dei difensori ha voluto commentare. Lo faranno solo dopo aver letto le motivazioni della sentenza. Per il 74enne la sentenza mette fine a un incubo che ha rischiato di compromettere la salute dell'uomo.