San Giovanni Teatino

Danneggia la caserma dei carabinieri e strappa il Tricolore: arrestato 45enne

3 Giugno 2025

Paura a Sambuceto. In manette un uomo che scaraventa di tutto, dai mattoni ai vasi di fiori: bloccato dai militari. Poco prima era entrato nella chiesa di San Rocco e aveva infastidito i fedeli durante un funerale

SAN GIOVANNI TEATINO. Scavalca la recinzione, entra nell’area della caserma dei carabinieri e inizia a distruggere tutto, strappando anche il Tricolore e la bandiera dell’Europa nel giorno della Festa della Repubblica. Un uomo di 45 anni, originario di Bergamo, è stato arrestato dai militari della stazione di Sambuceto con l’accusa di danneggiamento aggravato. I motivi che lo hanno spinto a compiere una sfuriata tanto grave quanto inusuale non si conoscono, né lui avrebbe dato spiegazioni al suo gesto. Oggi potrebbe essere il giudice del tribunale di Chieti, nel corso dell’udienza di convalida, a disporre una perizia per accertare eventuali problemi psichici dell’indagato.

Tutto comincia dopo le dieci del mattino, quando l’uomo entra nella nuova chiesa di San Rocco, dove è in corso il funerale di un’anziana, e infastidisce i fedeli. È vestito in modo stravagante, indossa un giubbino sporco e un paio di scarpe antinfortunistiche. Pronuncia frasi confuse e chiede di poter suonare. Prima che la situazione degeneri, su invito dei presenti, il quarantacinquenne si allontana. Poi, in base a una prima ricostruzione, raggiunge a piedi la caserma di via Mazzini. In quel momento, all’interno, non c’è nessuno: il personale in servizio è impegnato in un intervento. All’improvviso, l’uomo si arrampica sulla recinzione, la oltrepassa e fa irruzione nell’area militare. In rapida successione, devasta tutto ciò che trova all’esterno dell’edificio. Strappa le bandiere, quindi scaraventa in aria e all’esterno della caserma ogni cosa: dai vasi di fiori ai mattoni ornamentali, passando per l’illuminazione. Non contento, svuota i bidoni della spazzatura e sparge i rifiuti ovunque. Alcuni oggetti – compresa una fiamma in ferro, simbolo dell’Arma – arrivano anche sul marciapiede, con il rischio concreto di colpire eventuali passanti. A lanciare l’allarme è un cittadino. Sul posto si precipita una pattuglia. Il quarantacinquenne finisce in manette. Stamattina, a palazzo di giustizia, potrebbe spiegare il perché della sua irruzione in caserma.

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