Di Primio candidato del Pdl

La ratifica del partito. E Ricci va a picco nei sondaggi.

CHIETI. Da ieri sera è ufficiale. Umberto Di Primio è il candidato sindaco del Popolo delle libertà per le elezioni comunali di Chieti della prossima primavera. La ratifica arriva nel giorno in cui il primo cittadino uscente, Francesco Ricci, sprofonda nelle classifiche di gradimento pubblicate dal Sole 24 Ore.

Lo sfidante del centrodestra ottiene così l’ultimo via libera prima di portare la sua candidatura al vaglio delle decisioni romane. L’atteso coordinamento del Pdl riunito ieri sera a Pescara per sciogliere alcuni nodi critici in seno al partito, e alla maggioranza che governa la Regione, non ha avuto nessuna difficoltà a rinnovare la fiducia a Di Primio. La ratifica è infatti solo l’ultimo tassello di un mosaico politico in gran parte già completo.

Ora la partita per la ufficializzazione della candidatura a sindaco dovrà attraversare soltanto il percorso delle trattative con gli alleati della coalizione, in particolare con l’Udc, che dopo aver riportato alla segreteria politica Andrea Buracchio, nei giorni scorsi, nella sede del congresso provinciale, ha già dato indicazioni sul quadro dell’alleanza al Comune di Chieti. Un patto che sarà dunque riproposto dopo il successo ottenuto pochi mesi fa in Provincia con la elezione di Enrico Di Giuspeppantonio, pur avendo l’Udc sottolineato «pari dignità» nei rapporti con la corazzata del Pdl. La ratifica regionale su Di Primio, in realtà, non è mai stata messa in discussione.

Nonostante la polemica che ha investito il partito teatino, con lo strappo annunciato dall’assessore-coordinatore provinciale, Mauro Febbo, la riunione pescarese è filata liscia sulla scelta del candidato sindaco che fu vice del primo cittadino della Fiamma, Nicolino Cucullo, e poi presidente dell’ultima assemblea municipale del centrodestra negli anni in cui i rapporti tra Di Primio e Cucullo furono caratterizzati da forti tensioni.

La riunione politica del Pdl è stata convocata per un chiarimento in seno al partito dopo la spaccatura avvenuta nella sessione di bilancio del consiglio regionale che si è conclusa all’alba del 30 dicembre scorso. All’incontro hanno partecipato tra gli altri il presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, e il vice, Fabrizio Di Stefano. Il centrodestra imprime dunque una nuova marcia alla definizione delle candidature, mentre sull’altro fronte, il Partito democratico è atteso oggi a un difficile confronto nell’alleanza con l’Italia dei valori che non sembra dare nulla per scontato nella candidatura del sindaco uscente Ricci.

Un sindaco che sembra in difficoltà nel riconfermare la propria leadership e sul quale pesa il sondaggio del Sole che gli assegna il 103º posto, sui 110 sindaci delle città capoluogo, nella capacità di catalizzare consensi. Ricci è infatti in calo del 16,3% rispetto a cinque anni fa: dal 64,3 del giorno della sua elezione è sceso al 48. Un segnale che imporrebbe come minimo un cambio di rotta nel centrosinistra.