Di Primio: ora alleanze trasversali

3 Ottobre 2011

Il Pdl chiede l'espulsione dell'assessore Tavoletta dalla giunta provinciale

CHIETI. «Sapevamo già che il Pdl voleva la mia testa, io faccio judo, e questo è un avversario prevedibile». Il consigliere comunale del Fli e assessore allo sport in Provincia, Silvio Tavoletta, tra il faceto e il serio, commenta la lettera che i vertici del Pdl avrebbero scritto al presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio nella quale si chiede l' espulsione dalla giunta di Tavoletta che insieme al capogruppo Alessandro Carbone non ha votato la delibera sugli equilibri di bilancio in Comune. Il sindaco Di Primio, poi, non ancora si è ripreso dalla sortita dei due consiglieri del partito di Fini, che avrebbero messo a serio rischio la tenuta della maggioranza e assicura che, pur non sottraendosi a un incontro, a loro non concederà alcun posto in esecutivo e che da ora lavorerà in modo trasversale.

I destini di Comune e Provincia, entrambi governati dal centrodestra, si incontrano e tutto si svolge tra una serie di rappresaglie politiche tra il Pdl e il Terzo polo. Il primo al governo del Comune, il secondo con L'Udc alla guida alla Provincia. Da una parte il Fli, con due rappresentanti, sollecita un incontro con il sindaco per essere maggiormente coinvolto nelle questioni dell'esecutivo, altrimenti avverte: usciamo dalla maggioranza; dall'altra il Pdl chiede all'Udc la testa di Tavoletta, altrimenti minaccia di disertare la seduta consiliare del 5, quando si discuteranno, anche qui, gli assestamenti di bilancio.

«Un momento molto delicato», osserva Di Giuseppantonio, «non ho ancora ricevuto la lettera, ma credo che la politica possa trovare una ragionevole soluzione». «In realtà non vogliono la mia testa ma il mio assessorato», aggiunge Tavoletta, «il Pdl non ha mai gradito la mia presenza. Ma vorrei aggiungere che noi continueremo a chiedere un incontro con il sindaco, i consiglieri del Fli in Provincia hanno sempre votato per le decisioni dell'esecutivo. Invece sugli equilibri di bilancio in Comune abbiamo avuto perplessità tecniche, come del resto i revisori dei conti hanno rimarcato. Volevamo parlarne».

Tavoletta ritiene che il sindaco dovrebbe preoccuparsi di più di ciò che accade nel Pdl, ricordando che, nella prima seduta di consiglio, il Fli era presente mentre mancavano 5 consiglieri del Pdl. «Noi non siamo contro l'amministrazione ma questo rifiuto è mancanza di rispetto». «L'unica persona che non voleva la mia candidatura è nel Fli», dice il sindaco Di Primio (Toto ndr), «i cui consiglieri hanno uno strano concetto del dialogo, volevano avere un incontro alla vigilia del consiglio, in un momento tecnicamente impossibile».

E sembra che questa sortita di non presentarsi all'ultima seduta, abbia infastidito anche il coordinatore cittadino dell'Udc Andrea Buracchio che durante un convegno l'ha detto chiaro e tondo. «Darò il mio assenso a un incontro, ma ribadisco che il Fli ha messo in difficoltà l'amministrazione in un momento delicato. Se fossero mancati altri tre consiglieri per malattia, la maggioranza rischiava di cadere. Fermi gli accordi con i partiti, ora lavorerò in maniera trasversale e premierò chi si è sempre comportato lealmente».

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