Discariche in alta quota, bonifiche alle sorgenti

Pretoro, oggi e domani i volontari di Legambiente in azione con Puliamo il mondo Chiavaroli (Grande faggio): nella zona dove nasce il Foro anche rifiuti pericolosi

PRETORO. Passolanciano, Maielletta e sorgenti del Foro. Mete tra le più ambite e frequentate d’Abruzzo, ma anche luoghi che il turismo di massa ha trasformato a tratti in vere e proprie discariche. É qui che “Il grande faggio”, il centro di educazione ambientale (Cea) di Legambiente mette in campo oggi e domani in collaborazione con il Parco nazionale della Maiella e il Comune di Pretoro la versione estrema di “Puliamo il mondo”, la giornata mondiale che celebra l’ecologia su base volontaria.

Alle sorgenti del fiume che alimenta con la sua acqua gran parte del versante orientale della Maiella andrà in scena l’atto più difficile e riservato agli esperti di montagna. Si tratta della rimozione dei rifiuti trascinati dalla neve disciolta lungo il pendio dell’Asinara, una valle incassata tra le rocce a pochi metri dagli impianti di captazione del flusso che diviene acqua potabile. Fabrizio Chiavaroli del Grande faggio parla dell’operazione ecologica d’alta quota. «L’idea di ripulire la forra a ridosso delle sorgenti ci è stata fornita dai Lupi del Gran Sasso, associazione di appassionati dei due maggiori massicci montuosi abruzzesi. I volontari per l’ascesa e la rimozione dei rifiuti», prosegue, «provengono da sodalizi di esperti frequentatori della nostra montagna, come i Maiella trekkers, i Folletti del Morrone, ma ci sono anche la Protezione civile e il Collegio regionale guide alpine e Accompagnatori di media montagna».

Rifiuti, quelli individuati di recente nel corso di escursioni, che potrebbero tracimare verso le sorgenti contaminando le acque destinate a migliaia di case. Per trasportare a valle i detriti raccolti sarà installata una teleferica che farà capo a uno spiazzo con mezzi della Consac pronti a fare la spola con la sede di Fara Filiorum Petri. A quota più bassa e a nord, Passolanciano sarà il campo di lavoro di decine di volontari.

«Ci concentriamo», anticipa Chiavaroli, «sulla zona all’interno della grande curva del complesso turistico, dove si ha una sconfortante visione di cassonetti stracolmi e rifiuti sparsi dappertutto, ciò che contrasta con la bellezza del paesaggio. Altra meta dei volontari, nelle immediate vicinanze», annota Chiavaroli, «è l’area picnic delle Lenette, dove i villeggianti hanno lasciato abbondanti residui del loro passaggio, per così dire». Poco distante, verso la Maielletta, i volontari di Puliamo il mondo saranno alle prese con i rifiuti di fontana del Calvario. «Rifiuti letteralmente pericolosi», osserva il fondatore del Cea pretorese, «per esempio vetri di bottiglie rotte che hanno degradato uno dei luoghi più belli della Maiella».

Francesco Blasi

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