ORTONA

Due disabili pestati davanti al bar: presi i 3 aggressori, uno ha 16 anni

Le vittime colpite con calci, schiaffi e pugni anche alla testa: contestata l’aggravante dei futili motivi. I carabinieri di Ortona identificano un minorenne, il fratello e lo zio, incastrati da video e testimoni

ORTONA. Si sono scagliati contro due disabili prendendoli a schiaffi, calci e pugni. Sono due fratelli di 16 e 18 anni e lo zio 56enne gli autori della grave aggressione avvenuta due mesi fa davanti a un bar di Ortona, in pieno centro. I tre sono stati identificati e denunciati dai carabinieri alla procura di Chieti e a quella per i minorenni dell’Aquila: a incastrarli ci sono testimonianze e immagini delle telecamere. Ora sono tutti indagati per lesioni personali aggravate dai futili motivi. Le vittime di 33 e 43 anni erano finite in ospedale.

In base a quanto ricostruito, tutto è cominciato all’interno di un bar di via Monte Maiella. La coppia di fratelli ha iniziato a provocare due amici, con evidenti disabilità, cercando di accendere gli animi in tutti i modi. A un certo punto il 33enne ha accennato una reazione, suscitando l’ira di chi lo stava prendendo di mira.

Il peggio è accaduto all’esterno del bar. Il ragazzo disabile si è allontanato dal locale, ma è stato seguito da chi lo stava provocando. In strada è scattata l’aggressione vera e propria, alla quale ha partecipato attivamente anche lo zio dei due giovani, un pluripregiudicato ortonese. Una raffica di schiaffi e pugni ha fatto cadere a terra il 33enne, che è stato preso pure a calci. In suo aiuto è intervenuto l’amico di 43 anni con l’intenzione di mettere fine a tanta e ingiustificata violenza. Ma il tentativo non ha portato alcun effetto, anzi: anche lui è rimasto vittima dell’impeto degli aggressori. Questi si sono dileguati nel nulla nel giro di pochi minuti. I due feriti, invece, sono stati soccorsi e accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Bernabeo: il più giovane ha avuto dieci giorni di prognosi dopo che i medici gli hanno diagnosticato contusioni al capo ed escoriazioni alla fronte, mentre l’altro ha riportato traumi al volto e alla testa giudicati guaribili in sei giorni.

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