E il presidente del Senato visita il Sacrario

Tre giorni fitti di manifestazioni da giovedì a sabato: coinvolti studenti, sindaci e veterani

CASOLI. Il settantesimo anniversario della formazione della Brigata Majella sarà ricordata con tre giorni di manifestazioni, intitolate “Mille papaveri rossi”, organizzate dalla Fondazione Brigata Majella e dall’Anpi (partigiani), col patrocinio di Regione Abruzzo, provincia di Chieti e Comune di Casoli.

Giovedì 5, alle 11, Nicola Mattoscio della Fondazione, Carlo Ghezzi dell’Anpi, e il sindaco Sergio De Luca incontreranno gli studenti dell’istituto superiore Algeri Marino. Seguirà la proiezione del video “Giorni e uomini della Brigata Majella” di Ruggello del Monaco. Alle 17,30 dallo storico Gianni Orecchioni sarà presentato il libro di Tom Carver “Dove diavolo sei stato?”, pubblicato dall’editore Ianieri di Pescara. Venerdì pomeriggio, alle 15, nel castello ducale, si svolgerà un “Incontro con le istituzioni” con la presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e i sindaci del territorio. Seguirà una visita alla mostra fotografica allestita nella Sala Wigram, cui seguirà una vista al Sacrario di guerra della Brigata Majella a Taranta Peligna. La sera alle 21, nel cinema-teatro di Casoli, è prevista la rappresentazione teatrale “Banditen” della Compagnia dei Guasconi di Pescara.

Sabato 7, in mattinata al cinema-teatro, alla presenza del generale Jonatan Riley del Royal Werlsh Fusiliers, si svolgerà un incontro con i veterani del Reggimento paracadutisti dell’Associazione nazionale ex-combattenti Gruppo Patrioti della Majella. Seguirà la proiezione del documentario “Red Devils-La battaglia del Sangro” di Giuseppe Schettino e Francesco Di Cintio. Alle 15,30 visita al Sangro River War Cemetery.

Settant'anni fa proprio a Casoli, occupata dagli alleati, si diressero i primi partigiani della zona, guidati da Ettore Troilo e Vittorio Travaglini, per chiedere armi e spronare gli inglesi a proseguire l’avanzata e liberare così i paesi dell’Aventino e dell’Alto Sangro. L’unico ufficiale inglese che diede loro ascolto e collaborazione fu il maggiore Lionel Wigram, che pochi mesi dopo morì in combattimento a Pizzoferrato. Nel Castello ducale c’è una sala a lui dedicata. (g.m.)

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