Ex direttore prosciolto Impugnata la sentenza
LANCIANO. Dovrà approfondire gli atti. Così ha fissato una nuova udienza al 5 maggio il giudice per le udienze preliminari Marina Valente per definire la posizione dell’avvocato Giacomo Nicolucci in...
LANCIANO. Dovrà approfondire gli atti. Così ha fissato una nuova udienza al 5 maggio il giudice per le udienze preliminari Marina Valente per definire la posizione dell’avvocato Giacomo Nicolucci in merito alla sua nomina, nel 2009, a direttore pro tempore dell’ex Consorzio comprensoriale smaltimento rifiuti di Lanciano, oggi EcoLan. Gli atti sono tornati al giudice dopo che la Cassazione ha accolto il ricorso del procuratore capo Francesco Menditto nell’ottobre scorso, che aveva impugnato il proscioglimento, perché il fatto non sussiste, di Nicolucci e dell’ex Cda dell’allora Consorzio: Riccardo la Morgia, Nicola Di Toro, Nicola Carulli, Luigi Toppeta, Camillo Di Giuseppe, dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso per avere affidato l’incarico di direttore pro tempore all’avvocato lancianese.
In fase di udienza preliminare, infatti, il giudice Flavia Grilli non aveva ravvisato violazioni né del Cda né di Nicolucci poiché questi non avrebbe svolto il ruolo di direttore, carica rimasta vacante per sei mesi, ma avrebbe solo implementato il suo lavoro di consulente legale nella società. Il procuratore Menditto, convinto della correttezza del suo impianto accusatorio, delle violazioni di alcune norme dello statuto consortile, come gli articoli che stabiliscono che “la direzione deve essere attribuita a un direttore generale con requisiti di legge”, che “in caso di carica vacante doveva essere nominato un dipendente del consorzio con qualifica di funzionario” e che “il ruolo di direttore generale, è incompatibile con un altro impiego” e Nicolucci svolgesse la professione forense, ha impugnato la sentenza del Gup.
Teresa Di Rocco
©RIPRODUZIONE RISERVATA