Francavilla, chiusi due asili nido. Il Nas: sono abusivi

I controlli dei carabinieri anche nel Vastese: sigilli a un deposito e laboratorio con 800 kg di interiora a rischio

PESCARA. Sospensione dell'attività per due asili nido di Francavilla e chisiura di un laboratorio e deposito nel Vastese con merce sequestrata pari a un milione di euro. E' il bilancio di una serie di controlli dei carabinieri del Nas nel Chietino.

I provvedimenti di sospensione sono stati disposti per  due asili nido di Francavilla i quali, secondo i Nas di Pescara, erano prive di autorizzazioni. In un caso i militari per la tutela della salute avrebbero documentato, oltre all'assenza di autorizzazioni, una serie di inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali, come l'assenza di spazi riservati agli adulti, la presenza di spigoli privi di idonea protezione, l'assenza di manuale di autocontrollo aziendale riferito all'attività di lavorazione pasti. Il sindaco ha quindi emesso il provvedimento di chiusura. Da ottobre 2017 in Abruzzo sono stati ispezionati più di venti istituti della prima infanzia, in alcuni casi anche a seguito di segnalazioni giunte al centralino dei Nas da parte dei genitori.

Nel Vastese i militari del Nas hanno fatto chiudere un deposito e un laboratorio abusivi con 800 chilogrammi di interiora prive di indicazioni relative alla tracciabilità e conservate in locali non idonei. Dai controlli è emerso che la ditta aveva attivato un laboratorio di confezionamento alimenti e un deposito in assenza della prescritta autorizzazione e registrazione all'autorità sanitaria. Nel corso dell'ispezione,sarebbero state trovati 800 chilogrammi di «vesciche e budella», detenute per la successiva lavorazione, che non solo erano prive di indicazioni relative alla tracciabilità, ma erano conservate in locali privi dei requisiti igienico-sanitarie e strutturali. Il dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, ha disposto la chiusura dei locali attivati abusivamente e sottoposto a sequestro tutti i prodotti che si trovavano nell'azienda. Il valore dell'esercizio commerciale, compresi attrezzature e arredi, ammonta a circa 3 milioni di euro, mentre il prezzo degli alimenti sequestrati è di circa un milione di euro.