I vandali devastano i lampioni della Civitella

Tiro al bersaglio dal muro dell’anfiteatro con sassi grandi come arance Ennesimo atto contro la città dopo i danni al presepe e i pugni in centro

CHIETI. La mamma dei cretini è sempre incinta. Cretini che scelgono la notte per salire sul muro storico dell’anfiteatro della Civitella e divertirsi con il tiro la bersaglio. Così, nella notte tra sabato e domenica, la banda dei cretini ha distrutto i vetri dei lampioni stile Liberty che ornano il belvedere di Chieti. Gli agenti della squadra volante della polizia ieri mattina hanno raccolto dal marciapiede sassi grandi come arance. Anche il punto da cui sono stati lanciati viene subito individuato: ci sono ancora pietre poggiate su un muro esattamente all’altezza dei lampioni che costeggiano via Salvatore Pianell. Un atto vandalico come quelli recenti contro la capanna del presepe vivente o prima contro la cabina telefonica accanto alle Poste e i vasi di fiori tra i tempietti romani e via Vezio Marcello. O ancora peggio come l’aggressione con colpi di lattina in faccia subita da un giovane teatino in piazza Vico. Ma ora basta. La città ha bisogno di un sistema antivandalo, che non possono essere solo polizia carabinieri, entrambi con pochi mezzi a disposizione per controllare i cretini che girano di notte. Né bastano le denunce formalizzate dal Comune che è parte offesa. L’antivandalo più efficace siamo noi cittadini che dobbiamo vigilare e segnalare. «Questa notte i soliti vandali deficienti si sono divertiti a fare il tiro a segno ai lampioni del belvedere di via Pianell, lanciando bottiglie di birra vuote da sopra il muro dello stellario. Dieci lanterne danneggiate. Una vera schifezza», scriveva ieri su Fb l’assessore Mario Colantonio.

Ma tra i post si leggeva anche: «Purtroppo le forze dell’ordine sono a conoscenza del branco che danneggia la nostra città e picchia senza motivo la gente per strada. Non riesco a capire perché nessuno faccia niente».