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«Il Parco apra qui il centro visite»

Il capogruppo consiliare Console: più servizi a turisti e visitatori

GUARDIAGRELE. «Abbiamo chiesto l’istituzione a Guardiagrele di un centro visite del Parco, in modo da offrire un servizio essenziale a turisti e visitatori, rendendo riconoscibile e fattivo il rapporto tra il Parco nazionale e la nostra città». Con il capogruppo della maggioranza di centrodestra, Orlando Console, la città del ferro battuto torna alla carica dalle parti del Parco nazionale della Maiella per chiedere maggiore considerazione a favore dell’intero versante orientale della Maiella, a partire proprio da Guardiagrele che ospita la sede legale dell’ente istituito nel 1996.

Console ha scritto al neo presidente del Parco, Franco Iezzi, con una serie di richieste che puntano tutte verso il ritorno a rapporti stretti tra gli enti locali e l’ente dell’area protetta per concertare nuove politiche del turismo e dello sviluppo economico sostenibile.

«Prima di tutto ho chiesto», spiega Console, «delucidazioni e rassicurazioni sulla permanenza della sede legale dell’ente Parco a Guardiagrele, premessa indispensabile per iniziative congiunte tra ente, Comune, Pro loco, le associazioni e tutti i portatori di interessi della nostra città, centro principale della Maiella orientale».

Il capogruppo ne elenca già alcune. «Per cominciare», spiega, «vorremmo un’equa valorizzazione turistica e dello sviluppo socio-economico di tutto il territorio del Parco, e per questo abbiamo chiesto che gli eventi organizzati e finanziati dall’ente Parco nel 2013 e negli anni precedenti, come “PerLa Majella” vengano replicati nel 2014 a Guardiagrele». Console è sicuro che «ci sarà un impegno e un interessamento del Parco, poiché la nostra città in quanto sede legale e importante centro della zona pedemontana deve mantenere il ruolo di riferimento territoriale e essere protagonista dello sviluppo socioeconomico locale, anche all’interno del territorio tutelato. E anzi, la tutela del patrimonio naturale deve rimanere il principale obiettivo ma in un contesto da coniugare con nuove opportunità economiche che, duole dirlo, finora sono mancate».

Francesco Blasi

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