Il sindaco: pronto anche a dimettermi

Lapenna al Pd: al momento non escludo alcuna soluzione. Bucciarelli (Vastoviva): non accampi pretesti, superi gli ostacoli

VASTO. «Allo stato attuale della crisi non è possibile escludere alcuna soluzione». Luciano Lapenna è pronto a tutto, perfino a dimettersi, se non si arriverà in tempi brevi a un chiarimento con le forze politiche di maggioranza, primo fra tutti il Pd, partito in cui milita e che da mesi lo pungola invitandolo ad un cambio di passo.

Dopo l’azzeramento della giunta, sono gli sviluppi della crisi amministrativa a tenere banco negli ambienti politici cittadini. Il sindaco vuole un chiarimento con il suo partito, ma soprattutto chiede che venga riconosciuto il lavoro svolto finora e i risultati ottenuti, soprattutto nel campo delle opere pubbliche. Lo ha scritto nel decreto firmato sabato con il quale ha revocato l’incarico ai sette assessori: Vincenzo Sputore, Lina Marchesani, Nicola Tiberio, Mario Olivieri, Anna Suriani, Marco Marra e Luigi Masciulli, e lo ribadisce di continuo ai suoi stretti collaboratori. L’azzeramento della giunta è un segnale ben preciso indirizzato principalmente alla segreteria politica del suo partito che entro la settimana chiamerà a raccolta iscritti e dirigenti.

Per il primo cittadino «è importante chiarire le incomprensioni che si sono determinate e verificare se è possibile ristabilire la piena coesione della maggioranza. Senza il dovuto chiarimento viene meno la fiducia per poter operare. Ho bisogno della coesione massima dei gruppi di maggioranza». Secondo Lapenna le critiche, oltre a indebolirlo nel ruolo e nella funzione, frenano l’operare dell’amministrazione. Sono mesi che il sindaco ingoia rospi, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il convegno organizzato venerdì scorso da Vastoviva, associazione che fa capo a Angelo Bucciarelli, componente della segreteria Pd e alla deputata Maria Amato, con la partecipazione del suo omologo di Forlì, Roberto Balzani. Nella sala sono riecheggiate le accuse di immobilismo lanciate a più riprese in questi mesi da alcuni dirigenti del Pd, ma sono in tanti in queste ore a chiedersi quanto abbia influito in questa decisione la vicenda urbanistica del Molino Village, il complesso residenziale di contrada San Tommaso sul cui cambio di destinazione d’uso deve pronunciarsi il consiglio comunale. Si tratta di una delle tante partite aperte.

La replica di Bucciarelli. «Vastoviva ha organizzato il convegno non per criticare Lapenna e la sua amministrazione, come afferma lui, ma per comprendere, interpretare, evidenziare la capacità programmatoria e decisionale di un sindaco di una città di media grandezza dell’Emilia Romagna», ribatte Bucciarelli, «nei nostri interventi abbiamo parlato di palude burocratica e dell’immobilismo amministrativo che da esso ne deriva. Un sindaco che ha a cuore gli interessi delle famiglie, delle imprese, dei cittadini in genere, invece di accampare pretesti per azzerare la sua giunta e per ridisegnarla secondo i propri desiderata, avrebbe trovato uno stimolo e un utile suggerimento dal convegno per meglio superare gli ostacoli delle procedure fini a se stesse. Vastoviva è un’associazione che crea opinione, che discute, è uno spazio per fare politica, aperta a tutti, non solo ai simpatizzanti del Pd. Infatti tra il pubblico numeroso presente alla manifestazione c’erano tanti cittadini interessati più al bene della città che alla tranquillità del sindaco e ai riti della politica».

Anna Bontempo

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