In mostra a Napoli il progetto della scuola di D’Onofrio

24 Aprile 2018

ATESSA. Al 7° convegno internazionale di Storia dell’ingegneria, organizzato ieri e oggi dall’Aisi (associazione italiana di storia dell’ingegneria) nella basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli...

ATESSA. Al 7° convegno internazionale di Storia dell’ingegneria, organizzato ieri e oggi dall’Aisi (associazione italiana di storia dell’ingegneria) nella basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli oggi, è esposto anche il progetto della scuola elementare “Elisabetta De Francesco” di Atessa, realizzato nel 1960 dall’ingegnere Guido D’Onofrio. Il convegno, come da tradizione, illustra anche le opere di ingegneri che, pur avendo lavorato in realtà di provincia, hanno realizzato opere dal notevole contenuto progettuale e tecnico. L’Aisi ha voluto dare un riconoscimento in tal senso selezionando un contributo proposto dall’ingegnere atessano Vincenzo di Florio: le scuole in Abruzzo. La scuola De Francesco fu costruita in pieno centro storico, su un sito precedentemente occupato dal convento delle suore clarisse di San Giacinto. D’Onofrio ebbe l’incarico di progettazione e direzione dei lavori. L’edificio ben si adatta all’angusta strada con una facciata che ne segue esattamente la curvatura. D’Onofrio ha lavorato per il Comune di Atessa dal 1930 al 1973. Giovane ingegnere, nel 1935, pose la sua firma sul progetto del restauro della facciata della cattedrale di San Leucio in collaborazione con Francesco Verlengia, direttore della Sovrintendenza dei Beni culturali dell’Aquila. Le opere da lui eseguite costituiscono un’eredità ancora tangibile e usufruibile lasciata agli atessani. L’ultimo lavoro eseguito fu l’ospedale vivile, riconosciuto dalla Regione Abruzzo come uno dei pochi costruito con criteri antisismici. (m.d.n.)