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In paese le spoglie dell’artigliere

Giuseppe Rulli morì in un lager. Sarà sepolto vicino ai suoi cari

CASTEL FRENTANO. Dopo 68 anni le spoglie dell’artigliere Giuseppe Rulli, morto in un campo d’internamento tedesco, tornano nel suo paese dove sarà finalmente sepolto accanto ai propri cari. L’amministrazione comunale e il “Gruppo alpini Giuseppe Tenaglia” (medaglia d’argento), di Castel Frentano, hanno organizzato per domani una breve cerimonia: alle 10,15 il ritrovo dei partecipanti nel piazzale antistante la chiesa di Santo Stefano, alle 10,45 l’arrivo dei resti mortali dell’artigliere Rulli; alle la 11 messa e, al termine, il corteo fino al cimitero.

Giuseppe Rulli ha vissuto in modo eroico la propria semplicità di vita. Nacque nella frazione Pezzolongo di Castel Frentano, nel 1908, da genitori contadini. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando era già sposato e padre di due figli, fu chiamato alle armi per un errore burocratico. Giunto alla stazione ferroviaria di Modena, occupata dalle truppe della Wermacht, il treno fu agganciato direttamente a un altro convoglio con una terribile destinazione: il lager Stammlager VI, in Germania. Durante la prigionia, l’artigliere castellino si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, proposta che era fatta ai deportati italiani, per questa ragione la sua vita nel lager divenne ancor più un inferno. Rulli morì di deperimento organico il 17 aprile del 1944 e fu sepolto nel cimitero di guerra franco-polacco. In seguito il corpo fu trasferito nel cimitero di Francoforte sul Meno.

Le ricerche sul luogo di sepoltura sono state eseguite da Mario Salvitti, capogruppo della sezione dei locali Alpini. «L’artigliere castellino», afferma Salvitti, «è decorato con Medaglia d’Onore, perché morto da volontario della libertà in un lager nazista. A questi internati è attribuito il titolo di “Partigiani senza armi”». (m.d.n.)

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