La città e il rischio frane, al via i sondaggi sul Corso

17 Novembre 2024

Il sindaco torna sulla seduta di mercoledì: «Una corrida, colpa del centrosinistra» L’assessore Bomba: «Sul dissesto l’ex giunta ci ha lasciato documenti sbagliati»

LANCIANO. «Basta con le polemiche strumentali e sterili. L’ultimo consiglio comunale è stato una corrida, una confusione spaventosa da parte della minoranza. In consiglio si deve avere un atteggiamento rispettoso dei ruoli e dei cittadini che ci hanno votato». È il sindaco Filippo Paolini a tornare sul consiglio comunale di mercoledì dove si è aperto uno scontro politico tra maggioranza e opposizione in particolare sulla questione del taglio dei posti letto nella Rianimazione dell’ospedale Renzetti. Polemiche anche sul parcheggio di via Del Verde e il dissesto idrogeologico sul quale ci sono novità: «Da domani avvieremo una serie di sondaggi sul Corso», annuncia Paolini, «e a seguire su piazza D'Amico».
IL DISSESTO
«Da 3 anni ci accusano di non lavorare sul dissesto», afferma l'assessore Paolo Bomba presente con i colleghi di giunta e la presidente del Consiglio Comunale Gemma Sciarretta alla conferenza del sindaco, «invece ci hanno lasciato documenti errati: le zone franose di corso Trento e Trieste, piazza D'Amico e via del Ponte non sono state classificate come rosse ma bianche, quindi escluse da qualsiasi finanziamento. Si sono dimenticati di leggere il Prg quando hanno fatto la variante nel 2017 e nel 2018, dopo l’alluvione e le voragini, di rivedere il Pai (Piano assetto idrogeologico). Adesso siamo costretti a fare una variante al Pai, che poi rivedrà la Regione e chiedere i fondi. Entro il 31 dicembre poi saranno riconsegnati gli studi di fattibilità delle aree Fosso pietroso-Diocleziano; via del Ponte; Madonna del Carmine affidati nelle scorse settimane. Da domani inizieranno le procedure per i sondaggi geologici sul Corso - dove ci sarà il senso unico - e in piazza D'Amico a dimostrazione che si lavora». In quanto al monitoraggio il sindaco ha precisato poi che ha fatto già degli incontri a L'Aquila per valutare l’affidamento ad una società dei controlli in tempo reale sul dissesto e le emergenze.
LA RIANIMAZIONE
Terreno di scontro sempre la sanità, la rianimazione e la mozione presentata dalla minoranza per la sua riapertura. «Quella mozione non aveva più i piedi per camminare», dice Paolini, «parlava di riapertura di un reparto che non ha mai chiuso, parlava di ricorsi a Tar e Procura che avrebbero bloccato le attività. Andava ritirata. Poi si è aperta una discussione incredibile e confusa che ha coinvolto l’intero presidio. Va bene sollevare problemi e critiche, ma chi si candida deve proporre soluzioni e in 3 anni da loro non le ho sentite. L’ospedale non è mai stato messo in secondo piano, sulla sanità lavoriamo dal primo giorno che ci siamo insediati. Il problema della rianimazione è sorto il 2 ottobre con un esposto che segnalava irregolarità nell'Utic: subito il manager Thomas Schael mi ha chiamato per cercare una soluzione e lo spostamento nella rianimazione appena bonificata dall’amianto era l’unica possibile secondo medici e tecnici. Con la mozione rischiavamo di perdere l’Utic e allora davvero non avevamo più un ospedale Dea di 1° livello. Problema risolto con 4 posti Utic e 4 di rianimazione, invece sembrava la corrida con un atteggiamento della minoranza polemico e fuori luogo. Come fuori luogo è stato parlare davanti al tribunale che non abbiamo dimenticato: ad esempio martedì avrò un incontro a Roma con Andrea Delmastro e sono decine di incontri che ho già fatto finora sul presidio». «Come presidente del consiglio comunale garantisco libertà di parola a tutti i consiglieri», aggiunge Gemma Sciarretta, «ma mercoledì è passato un messaggio scorretto su un tema delicato come quello della sanità. L’ospedale è un tema caro a tutti, dovremmo cercare di proteggerlo. Li conosciamo i problemi del Renzetti e li risolviamo». «L’atteggiamento della minoranza è di cavalcare la protesta su cosa non funziona nel presidio», continua il consigliere Gabriele Di Bucchianico (FdI), «è facile elencare i problemi atavici del Renzetti, ma poi bisogna trovare soluzioni e noi l’abbiamo fatto con la rianimazione in sinergia con i professionisti che vi operano e con i dirigenti di Asl e Regione».
INTERVIENE IL PD
«La maggioranza ha rifiutato la proposta di dialogo del consigliere Marongiu a inizio seduta per poi fare del vittimismo e attaccare la minoranza», replica la segretaria cittadina Pd Rosetta Madonna. «Mi sarei aspettato dal sindaco una difesa degli anestesisti attaccati da Marsilio (il presidente ha detto «guardano posti letti vuoti», ndc) ed una smentita sul fatto che rianimazione abbia più posti di quanti servano effettivamente. Proseguiremo la nostra attività di vigile e determinata opposizione».