La villa comunale di Chieti

CHIETI

La città perde duemila residenti in quattro anni

Nel 2018 erano 50.482, poi il crollo fino ai 48.402 di luglio 2022: la fuga di abitanti riguarda soprattutto il centro storico

CHIETI. Duemila residenti in meno solo negli ultimi quattro anni. È il dato preoccupante sullo spopolamento del Comune di Chieti, prendendo in considerazione il periodo tra il 2019 e il 2022, con una stima approssimativa per la prima metà dell’anno in corso.

Per la precisione, fino al 31 luglio scorso la perdita di residenti era di 2.080 cittadini “fuggiti” nel quadriennio, 210 in meno solo nei primi sette mesi del 2022 (dati ancora provvisori).

La discesa demografica ormai va avanti da 13 anni: l’ultimo saldo annuale “positivo” (cioè un numero di nuovi residenti maggiore rispetto a chi è fuggito) è relativo al 2008. Da quel momento in avanti è partito un declino costante, accelerato dall’arrivo della pandemia e gonfiato anche dai decessi per Covid, fino alla perdita di 1.148 residenti maturata in un solo anno (il 2020).

Anche il coronavirus probabilmente ha giocato un suo ruolo in questa storia, ma le radici di un fenomeno complesso come lo spopolamento, che riguarda soprattutto le zone interne dell’Abruzzo, vanno cercate in prevalenza altrove. A Chieti la fuga di residenti riguarda soprattutto il centro storico; mentre la popolazione dello Scalo, secondo gli ultimi rilevamenti, sembrerebbe addirittura in crescita.

Le motivazioni sono diverse: dai commercianti che chiudono le loro attività per la crisi (come dichiarato da alcuni di loro al Centro) alla scarsa accessibilità del centro storico, che spinge i cittadini a trovare casa altrove. C’è anche la questione del decentramento “amministrativo” (cioè lo spostamento degli uffici fuori da Chieti), che, secondo alcuni potrebbe essere tra le cause della “grande fuga”; ma è una tesi che non convince l’amministrazione (vedi articolo in basso).

In ogni caso la decrescita demografica di Chieti si è scatenata parallelamente alla crescita dei comuni limitrofi, in particolare San Giovanni Teatino e Francavilla al Mare (che ha accolto 568 cittadini in più solo nel 2020, ndr), tra i pochi in tutta la Regione ad aver visto crescere i loro residenti negli ultimi anni. Una “fuga” verso la costa che fa il paio con la scarsa natalità: a Chieti il dato sulle nascite è in continua discesa dal 2013.

Secondo l’ultimo rilevamento Istat disponibile, nel 2020 sono nati 286 bambini, mentre i decessi sono stati praticamente doppi (626). Secondo alcuni rilevamenti dell’amministrazione comunale, inoltre, il 45% dei cittadini di Chieti alta è ultrasessantenne. Coloro che scelgono di restare nella zona del centro storico sono in prevalenza anziani, mentre i giovani vanno in cerca di opportunità lavorative altrove.