«La mia medicina non c’era, basta bugie»: una malata oncologica attacca Marsilio

Su Facebook l’ira della donna: «La pregherei di informarsi meglio». La replica del presidente della Regione: «Riporto ciò che mi dicono»
CHIETI. «Marsilio dovrebbe evitare di giustificare l’ingiustificabile. Oppure», si chiede il consigliere Di Marco, «dobbiamo pensare che tutti i pazienti che si lamentano su Facebook sono impazziti?». Nel giorno della conferenza di Marco Marsilio, sui social arriva un nuovo post firmato dalla paziente di Lanciano da cui il presidente della Regione aveva detto di «ingoiare qualsiasi insulto» in quanto malata.
«Dopo aver ascoltato e letto quanto affermato dal signor Marsilio sui media», scrive la signora sulla sua bacheca, «voglio precisare quanto segue: la Signora in questione, sempre io, si reca in ospedale dopo ogni ciclo di chemio ormonale che dura 21 giorni, poi c’è una pausa di una settimana e al 28esimo giorno ci sono i controlli e il ritiro del farmaco presso la farmacia dell’ospedale perché la terapia va ripresa al 29esimo giorno, questo avviene da quasi 2 anni ormai. Pertanto la pregherei di informarsi meglio prima di dire che io abbia omesso non so quali fatti e che non ero stata convocata per il ritiro».
E arriva al punto centrale della questione, la presenza del farmaco: «Ribadisco ancora che il mio farmaco non c’era e che non c’era neanche in altre farmacie perché la dottoressa in servizio ha telefonato ad altri ospedali della Asl chiedendo se lo avessero disponibile: non c’era. E non è arrivato fino al martedì successivo». Tempestiva, sempre su Facebook, la replica di Marsilio: «Ho doverosamente riferito quanto mi è stato relazionato da chi di competenza. Se le cose non sono andate come i farmacisti e i medici me le hanno rappresentate, le chiedo io scusa al loro posto. Ma non sono un mentitore».
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