La “sanatoria” al residence divide anche la minoranza

Oggi la seduta del Consiglio sul cambio di destinazione d’uso dell’immobile Sigismondi (Fratelli d’Italia): valuteremo durante la discussione come votare

VASTO. Voto favorevole, contrario o astensione? Anche la minoranza decide in aula la posizione da prendere sul Molino Village, uno dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per oggi alle 9. In discussione il cambio di destinazione d’uso dell’immobile finito nel mirino della Procura per la costruzione di residenze private al posto di case per le vacanze in una zona classificata D4, ossia destinata a insediamenti turistici. Lo consente una legge regionale, la 49 del 2012, la cui applicazione è stata chiesta dalla società che ha realizzato il complesso residenziale in contrada San Tommaso e che da giugno attende una risposta dal Comune.

Se la maggioranza di centrosinistra ha già mostrato di non avere una posizione unanime (contrari Sel e Rifondazione comunista, possibilisti, se non favorevoli, gli altri partiti della coalizione), non è da meno l’opposizione dove il fronte è tutt’altro che compatto. I gruppi consiliari - non tutti - che giovedì sera hanno risposto all’invito di Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), che li ha convocati nella sede di corso Garibaldi, si sono riservati il voto. «Matureremo la decisione durante il dibattito in aula», si limita a dire diplomato Sigismondi, oggi a Roma per partecipare all’assemblea nazionale del partito di Giorgia Meloni. Assenza giustificata la sua, che andrà ad aggiungersi a qualche altra assenza “strategica”.

Insomma, sul Molino Village c’è grande imbarazzo in tutti gli schieramenti, divisi tra favorevoli, possibilisti e contrari.

Oggi, in ogni caso, il consiglio dovrà pronunciarsi, anche se si prevedono molte defezioni. Regge il fronte Rifondazione comunista che, insieme a Sel, non ha mai fatto mistero della propria avversione al cambio di destinazione d’uso dell’immobile a suo tempo posto sotto sequestro dalla magistratura. «La nostra posizione non è cambiata, resta di netta contrarietà», ribadisce Paola Cianci, capogruppo consiliare del Prc alle prese con una laringite, «il nostro sarà un voto politico ben motivato». Decisiva sarà la conta dei voti. Per il resto il consiglio, convocato dal presidente Giuseppe Forte a distanza di pochi giorni dalla seduta monotematica sulla cultura, dovrà occuparsi anche del Cotir, il Consorzio per la divulgazione delle tecniche irrigue, del regolamento comunale su chioschi e dehors e delle integrazioni delle commissioni consiliari. (a.b.)

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