Lanciano, evade dai domiciliari e massacra i vicini di casa

Con una mazza aggredisce una 80enne e il figlio, poi distrugge un’auto ma rischia di essere linciato dagli altri condomini

LANCIANO. Lascia i domiciliari e massacra di botte due vicini di casa. Danneggia anche un’auto e rischia il linciaggio da parte di condomini e residenti, esasperati da mesi di molestie e minacce. È stata una notte di follia quella di sabato in una palazzina delle case popolari in via Sigismondi, nel quartiere Santa Rita. Alla fine il protagonista, Rocco Buccini, rom di 32 anni, finisce in manette.

Sabato, intorno alle 23,30, il giovane, agli arresti domiciliari, ha lasciato il suo appartamento al primo piano del condominio dell’Ater -di fatto evadendo dal provvedimento dell’autorità giudiziaria- e si è diretto verso quello dei vicini. Ha sfondato la porta (ben visibile è il buco nel legno) e aggredito con una mazza di legno una donna di 80 anni e il figlio cinquantenne. Ha sferrato diversi colpi: all’anziana anche al volto, fracassandole la bocca; al figlio ha procurato una ferita profonda alla testa. Le grida di aiuto e il frastuono hanno richiamato gli altri condomini. Qualcuno ha allertato il 112. Accerchiato, Buccini è fuggito fuori dal palazzo. In strada ha sfogato la sua furia, forse alimentata da alcol o altre sostanze, anche contro un’auto, una Golf, parcheggiata sotto il condominio.

La rabbia dei residenti a quel punto è esplosa. L’arrivo delle forze dell’ordine, tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia, è stato provvidenziale per salvare il giovane dal linciaggio dei condomini e di altri residenti della strada. Nel tentativo di immobilizzarlo anche un carabiniere è rimasto lievemente ferito (3 giorni di prognosi). Mentre Buccini viene portato in carcere dai militari, l’anziana e suo figlio vengono accompagnati dall’ambulanza del 118 in ospedale. La donna ha riportato 15 giorni di prognosi, è stata dimessa ieri mattina; il figlio è ricoverato in ospedale, per guarire serviranno 30 giorni.

L’elenco dei reati a cui il giovane deve rispondere è lungo: lesioni aggravate, porto abusivo di arma, evasione dai domiciliari, violazione di domicilio, danneggiamento, resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblici ufficiali. Da sabato sera è rinchiuso a Villa Stanazzo, questa mattina comparirà davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Dietro di sè lascia una scia di sangue e terrore. Questo provano i condomini della palazzina Ater in via Sigismondi 12. Da mesi denunciano aggressioni, insulti e minacce. Ad agosto un 71enne, già cardiopatico, ha avuto un malore ed è stato operato. Tutti gli altri vivono barricati e in ostaggio a casa loro. «Non ci sentiamo tutelati», dicono, «da mesi segnaliamo e denunciamo: lo arrestano ma poi torna a casa. La giustizia dov’è?».

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