Lanciano, telecamere in 100 zone e richiesti altri impianti dopo l’aggressione ai gay

Sollecitato il potenziamento nell’area parcheggio di via Per Frisa, l’assessore Paolucci: «Problemi con antenne e segnale basso»
LANCIANO. Scarabocchi, scritte ultras e dediche d'amore che imbrattano anche l'asfalto. È questo angolo nascosto, accanto all'ingresso dell'ascensore per il parcheggio di via Per Frisa, che gruppi di giovanissimi hanno eletto a luogo di ritrovo, spesso notturno. Passano il tempo così tra una birra e anche qualcosa di più pesante, come dimostrano bottiglie e siringhe scaraventate di sotto e che si depositano sul tetto dell'edificio. I residenti raccontano di avere visto qualcuno anche seduto sul parapetto con le gambe penzoloni nel vuoto. È da qui che una settimana fa un gruppetto di ragazzi ha lanciato bottiglie di plastica piene di birra contro due ventenni gay, mentre li apostrofavano con epiteti omofobi. L'aggressione è stata denunciata dalla coppia e le forze dell'ordine indagano, ma al momento i responsabili restano sconosciuti.
Eppure mai come oggi l'area dell'ascensore di Lancianovecchia è videosorvegliata, monitorata con 6-7 “occhi elettronici” puntati sulle uscite e su ogni pianerottolo. Le registrazioni delle telecamere dell'ascensore e del parcheggio sono state visionate. «Pensare di tappezzare la città di telecamere per controllarne ogni centimetro è pura illusione», precisa l'assessore alla sicurezza urbana, Tonia Paolucci, «come lo è pretendere che le forze dell'ordine controllino tutte le strade. Serve la collaborazione di tutti, e devo dire che quella dei cittadini è molto cresciuta: riceviamo tante segnalazioni di presenze e movimenti sospetti».
Ad oggi sono un centinaio i punti videosorvegliati in città, concordati con polizia e carabinieri attraverso il “Patto per la sicurezza! stipulato con la prefettura di Chieti. «Quando c'è da aggiustare il tiro, dal commissariato ci contattano e interveniamo tempestivamente», dice l'assessore Paolucci.
Proprio in seno alle indagini sull'aggressione, sono stati chiesti impianti aggiuntivi nel parcheggio di via Per Frisa, per coprire zone adesso “cieche”. «Ma non è questione solo di telecamere, i problemi maggiori li abbiamo con antenne e segnali», spiega ancora l'assessore, «per riuscire a trasmettere le immagini alla centrale della polizia. Quelle che installiamo adesso sono telecamere digitali, ad alta risoluzione e in grado di leggere anche le targhe, ma la rete va potenziata e ci sono comunque zone dove il segnale è basso. Via dei Bastioni, ad esempio, dove i residenti ci segnalano schiamazzi e danni alle auto posteggiate».
Il prossimo passaggio sarà collegare in rete anche il comando della polizia locale. «Prima si brancolava nel buio, adesso abbiamo creato una squadra ad hoc dedicata alla videosorveglianza», sottolinea l'assessore alla sicurezza urbana, «con l'ingegnere Massimo Fucci ad occuparsi della parte tecnica, l'architetto Fabrizio Tucci con il gruppo degli operai e la ditta Andreoli a cui abbiamo dato incarico triennale per la manutenzione continua. A breve installeremo un'antenna in grado di segnalare direttamente al Comune quando gli impianti non funzionano. Quello che è accaduto ai due ragazzi è gravissimo», sottolinea l'assessore Paolucci, «ma hanno dimostrato forza e coraggio nel denunciare. A loro va tutta la nostra stima e vicinanza».
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