Le scippano la collana all’uscita dalla chiesa

Nonna-corista derubata vicino a Santa Filomena dopo la funzione religiosa accuse al Comune per la mancata attivazione della videosorveglianza

VASTO. «Scusa ma quando c’è la messa?». Non ha avuto il tempo di rispondere alla domanda l’insegnante in pensione di 65 anni scippata lunedì in pieno centro della collana d’oro. La donna, componente del “Coro delle nonne”, era appena uscita dalla chiesetta di Santa Filomena, in via Anelli, a metà strada fra piazza Barbacani e il Belvedere Adriatico. La mano dello sconosciuto le ha afferrato il collier strappandolo dal collo. Poi l’aggressore, alto, robusto, di circa 30 anni e con un forte accento straniero si è dileguato imboccando il dedalo di vicoli.

E ora la donna è sotto shock e Vasto è arrabbiata. «Anche perché quello scippo è stato solo l’ultimo episodio di una sequela di fatti inquietanti che avvengono nel centro storico», accusa Marco Di Michele Marisi , esponente dei giovani del Pdl. «Non dimentichiamo che è stata derubata persino l’emittente televisiva Trsp del parroco di San Pietro», ricorda. «Il centro storico è diventato invivibile. Questo accade perché non si fanno più controlli sui contratti di locazione, nè si verificano i permessi di soggiorno. Presto gli anziani non andranno più a messa», afferma Marisi.

«Il silenzio del sindaco non aiuta la città e accresce l’inquietudine. Luciano Lapenna non può dire no a tutto. Se non vuole mettere la videosorveglianza deve autorizzare le ronde dei volontari della sicurezza. Persone perbene “armate” solo di torce e cellulari per allertare le forze dell’ordine. Un sindaco ha il dovere di fare il possibile per difendere i cittadini», tuona Etelwardo Sigismondi (Pdl). Basterebbe emanare, previa intesa con il prefetto, un’ordinanza e stipulare una convenzione con i volontari come previsto dalla legge numero 94 del 15 luglio 2009.

«Lapenna non può rifiutare di prendere in considerazione una forma gratuita di tutela che in altri Comuni ha dato ottimi risultati», insiste Andrea Bischia (Progetto per Vasto).

«Ma il sindaco tace. E questo accresce la paura dei vastesi. Quando un medico nasconde a un paziente il male quasi sempre il male è incurabile», commentano i pensionati seduti sulle panchine di corso Italia. Tre auto incendiate, una rapina a una commerciante, due scippi al mercato e un furto con strappo in 48 ore raccontano ciò che è diventata Vasto.

Stefano Moretti, testimone della rapina di via dei Conti Ricci, ieri ha scritto al governatore della Regione, Gianni Chiodi. «La città è in balia dei balordi. La cosa che preoccupa di più è il silenzio dei carabinieri che si aggiunge a quello del sindaco. I militari hanno deciso di non fornire più notizie alla stampa. Questo è un altro elemento che spaventa i cittadini. La Regione aiuti Vasto e i suoi abitanti», ha scritto Moretti a Chiodi.

Qualche giorno fa anche il parroco di Santa Maria Maggiore aveva lanciato un appello all’amministrazione comunale. Anche a lui ha risposto il silenzio.

Paola Calvano

©RIPRODUZIONE RISERVATA