Liste di attesa, si allungano i tempi

Un anno per l'esame dei vasi sanguigni, sette mesi per le visite oculistiche

LANCIANO. Incredulità e sbigottimento sono i sentimenti che deve aver provato un pensionato dopo aver prenotato, l'altro giorno, un'elettromiografia nel Cup dell'ospedale Renzetti. Dovrà attendere sette mesi: l'esame, che evidenzia eventuali anomalie funzionali di nervi e muscoli, è stato fissato per il 16 dicembre. Tempi di attesa biblici anche per altri esami: per una mammografia bisogna attendere gennaio 2012, per l'ecocolordoppler (esame dei vasi sanguigni) un mese in più. Almeno riprendono lunedì, dopo tre anni di stop, le scintigrafie.

All'ospedale Renzetti bisogna attendere dei mesi prima di poter effettuare diversi esami diagnostici. È la realtà, dura, con la quale devono fare i conti, ogni giorno, le centinaia di persone che si recano nella struttura frentana.

L'ultimo problema, in ordine di tempo, è quello sollevato da V.C., 74 anni di Lanciano, che si è visto prenotare un'elettromiografia - esame necessario per studiare il sistema nervoso periferico dal punto di vista funzionale e che è di supporto nell'inquadramento diagnostico e terapeutico di molte malattie neurologiche - per il 16 dicembre.

La prima data disponibile in città è dunque tra più di sette mesi, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, l'attesa era di soli 4 mesi. Tempi che si dilatano anziché diminuire o che rimangono comunque biblici anche per altri esami.

È ormai un dato di fatto che l'ecodoppler - esame diagnostico che fornisce informazioni precise sul flusso del sangue permettendo di diagnosticare malattie vascolari e cardiache - si effettui al Renzetti dopo un anno dalla prenotazione, nonostante il personale faccia turni aggiuntivi per smaltire le file.

A questi disagi si aggiunge il problema delle mammografie. Se prima i tempi di attesa erano di 4-5 mesi, adesso le liste sono proprio chiuse, perché complete fino a dicembre. Di nuove date si parla a partire dal 12 gennaio 2012. In pratica una donna che prenota oggi l'esame, lo effettuerà fra otto mesi.

«Non si tratta solo di esami ma anche di attese lunghissime per le operazioni», aggiunge E.N., pensionata di Lanciano, «sono stata sottoposta ad un intervento al seno ad Ortona perchè a Lanciano la prima data utile per questo tipo di operazione programmata era per il gennaio del prossimo anno».

Sfogliare l'agenda delle prenotazioni è quasi disarmante. Per effettuare la colonscopia, ad esempio, bisogna attendere 4 mesi (fino a dicembre l'attesa era di due mesi); per un'ecografia e una Tac all'addome superiore in radiologia - dove il personale è incarente - l'appuntamento è per la fine di settembre. Che dire poi delle visite? Per quelle oculistiche bisogna armarsi di pazienza e aspettare 7 mesi, per andare dal neurochirurgo 5 mesi e 4 per l'esame dei nei.

Buone notizie arrivano invece dalla Medicina Nucleare dove, dopo uno stop di tre anni, per problemi tecnici e amministrativi legati all'acquisto di un componente per far funzionare l'apparecchio, da lunedì prossimo riprendono le scintigrafie tiroidee, cerebrali e ossee.

«Avranno la precedenza», spiegano dalla sede della Asl, «i pazienti interni e tutti quelli in lista d'attesa che avevano già prenotato l'esame nell'ospedale di Chieti, l'unica struttura presente sul territorio che negli anni ha accumulato un numero di richieste davvero elevato. Il Centro unico di prenotazioni provvederà, quindi, a richiamare i pazienti dell'area frentana già in possesso di una prenotazione, per offrire loro la possibilità di ottenere la stessa prestazione al Renzetti nelle prossime settimane. L'organizzazione consentirà la riduzione dei tempi d'attesa divenuti insostenibili».

Sarebbe opportuno trovare il modo di ridurre anche i tempi di attesa al Cup dove ogni utente attende più di un'ora, per effettuare la prenotazione o il pagamento di un esame.

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