Lite tra due famiglie rom alla Marina

28 Agosto 2010

Bagarre in strada, ma all'arrivo della polizia tutti smentiscono: «Stavamo scherzando»

VASTO. Le macchie di sangue sono ancora sull'asfalto. Poco più in là qualche cicca di sigaretta. E' quello che resta della "baruffa" notturna alla Marina fra due famiglie rom: una di Vasto, l'altra di San Severo (Foggia). Una discussione che non è degenerata in rissa solo grazie alla telefonata fatta al 113 da un ispettore di polizia in vacanza in città. 

Quando l'uomo ha visto spuntare un bastone, senza perdere tempo, ha chiamato i colleghi vastesi. La volante, in servizio a poche centinaia di metri, ha raggiunto il lungomare bloccando alcuni contendenti.  Altri alla vista delle divise si sono allontanati, ma sono stati rintracciati in Puglia. Il bilancio è di tre contusi. Nessuno di loro ha intenzione di presentare denuncia.  Al contrario, i "litiganti", hanno cercato di convincere gli agenti che il violento alterco in realtà era solo un gioco.  Una chiacchierata a voce alta e qualche spintone dato "affettuosamente". 

Una versione a cui è piuttosto difficile dare credito.  Anche perchè i due gruppi rivali non si sono risparmiati improperi e insulti a voce alta e, secondo alcuni testimoni, anche qualche minaccia.  Per evitare possibili ritorsioni, la polizia ha chiesto aiuto ai carabinieri.  Le forze dell'ordine in servizio a Vasto e i colleghi di San Severo hanno perquisito per tutta la notte le abitazioni dei due gruppi rivali, e quelle dei rispettivi parenti. Sia in Abruzzo che in Puglia.

«Le perquisizioni hanno dato esito negativo e non sono state di grande aiuto alle indagini. Non siamo riusciti purtroppo a scoprire perchè le due famiglie (con figli al seguito) stavano litigando», dice il dirigente del commissariato di Vasto, Cesare Ciammaichella, che insieme al tenente dei carabinieri, Emanuela Cervellera, ha passato la notte ad ascoltare i protagonisti della querelle.  Le prime ad alzare la voce sono state due donne.  La discussione cominciata davanti al presidio della Medicina turistica è proseguita sullo spiazzo che separa lungomare Cordella da viale Duca degli Abruzzi.  Molti vastesi hanno visto, ma hanno preferito far finta di nulla.  Fortuna che a pochi metri dai rom si trovava in quel momento un ispettore di polizia in servizio nelle Marche.

«La sua chiamata è stata provvidenziale. Ci ha permesso di spegnere sul nascere l'alterco evitando conseguenze più gravi», dice Ciammaichella.  Intanto il dirigente continua a visionare i filmati della discussione.  Il vice questore ha intenzione di convocare in commissariato i rom per ascoltare nuovamente la loro versione dei fatti.  Non è escluso che vengano sentiti anche parenti e amici delle due famiglie nomadi. «Le indagini sono solo all'inizio e non è escluso che qualcuno passa finire nei guai per reticenza», avverte la polizia.

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