Lo tsunami giapponese frena la Denso

L'azienda di San Salvo ferma gli impianti fino a lunedì a causa della crisi della Toyota

SAN SALVO. Impianti fermi alla Denso di Piana Sant'Angelo fino a lunedì prossimo e lavoratori in cassa integrazione. La difficoltà di approvvigionamento di componenti della Toyota dopo il terremoto e lo tsunami che, l'11 marzo scorso, ha devastato il Giappone, ha provocato un calo di produzione nel gruppo automobilistico nipponico del 62%.

Inevitabile è stato l'effetto domino sull'industria di Piana Sant'Angelo che, con mille dipendenti, produce motori e alternatori per Toyota.

Il calendario di fermate è stato programmato dall'azienda con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

Oggi si fermerà metà stabilimento. Domani, invece, saranno spenti tutti gli impianti. Nel mese di maggio azienda e sindacati torneranno a incontrarsi per valutare l'andamento produttivo e verificare se l'attività - in seguito anche al calo di ordinativi registrati dalla Fiat - è destinata a rallentare anche nei prossimi mesi.

«Il Giappone paga ancora il prezzo del terribile terremoto dello scorso 11 marzo», dice Primiano Biscotti, rappresentante sindacale provinciale della Cisl. «I problemi di reperimento di componenti e materie prime provocato dal terremoto ha rallentato la produzione della Toyota e a cascata anche l'attività delle aziende fornitrici».

I vertici Toyota stanno cercando di far risalire i livelli produttivi per far fronte anche alla concorrenza di General Motor e del gruppo Volkswagen.

Prima dell'estate però difficilmente sarà possibile ripristinare i listini.

«Al momento è difficile fare previsioni. Qualsiasi dichiarazione potrebbe risultare azzardata», afferma Biscotti che preferisce non sbilanciarsi. Dopo la riunione di maggio il quadro della situazione sarà forse più chiaro».

Non è escluso che alcune produzioni della Denso possano essere trasferite entro l'estate dal Giappone all'Italia. Del resto alla fine dell'anno scorso - quando nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto - i dirigenti dell'industria nipponica avevano deciso che gli alternatori attualmente realizzati nel paese del Sol Levante, a fine 2011, sarebbero stati prodotti a San Salvo. Il sisma potrebbe anticipare questo trasferimento.

La multinazionale cerca di guadagnare nuove fette di mercato consolidando la propria presenza in Europa e contestualmente cerca di rafforzare la centralità dello stabilimento di San Salvo.

La Denso, insieme alla Pilkington che produce vetri, continua a essere uno dei colossi trainanti dell'economia locale. Per il terzo anno consecutivo, infatti, nonostante il periodo di crisi, il colosso giapponese è riuscito a raggiungere un utile di bilancio puntando sulla qualità del prodotto. Il periodo è tuttavia estremamente delicato.

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