Minaccia la ex per l’amore finito

Marito a giudizio con le accuse di stalking: anche sms e telefonate ingiuriose

LANCIANO. Stalking e lesioni verso l’ex moglie e mancato versamento dell’assegno di mantenimento verso i figli minori: sono le accuse di cui dovrà rispondere a processo un uomo di 39 anni di Lanciano che il giudice Marina Valente ha rinviato a giudizio al 13 gennaio 2015.

Un amore finito che si è trasformato poi in stalking verso l’ex coniuge, quello di un uomo della città che, per l’accusa, sostenuta in aula dal sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo, per 5 mesi “ha tormentato reiteratamente la donna, aggredendola fisicamente e verbalmente anche in luogo pubblico alla presenza dei due figli minori”.

Non solo: l’uomo si sarebbe appostato sotto casa dell’ex moglie tanto da costringere la donna a chiedere ospitalità alla propria madre. L’avrebbe pedinata. Le avrebbe inviato sms ingiuriosi e fatto telefonate minacciose e offensive.

Il 39enne dovrà anche rispondere di lesioni. Il 18 aprile 2013 avrebbe colpito la donna alla testa con un oggetto di plastica, afferrata per il collo e scaraventata con violenza contro un’auto in sosta. Un’aggressione in strada, in luogo pubblico, che le ha procurato lesioni al rachide cervicale, alla spalla e contusioni alla schiena giudicate guaribili in 15 giorni.

Vessazioni, tormenti, aggressioni che hanno portato la donna a temere per la propria incolumità e portata a denunciare alle forze dell’ordine quanto le accadeva.

Infine per un anno, da maggio 2012 a maggio 2013, il 39enne non avrebbe versato l’assegno di mantenimento verso i due figli minori di 500 euro al mese, come stabilito dal tribunale e non avrebbe partecipato alle spese necessarie al soddisfacimento delle esigenze fondamentali di vita dei figli.

Da qui le accuse di stalking, lesioni e mancato versamento dell’assegno di mantenimento. Condotte che dovrà provare a spiegare al processo che si aprirà il 13 gennaio 2015. (t.d.r.)

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